Il Blog delle malefatte sindacali a Malpensa (e non solo)

sabato 27 ottobre 2007

P. Ichino sui nullafacenti

Un articolo di Pietro Ichino sul Corriere della sera del 29 agosto 2006, in cui sono riassunte alcune tesi poi approfondite nel libro "I nullafacenti. Perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica".

Tagli di spesa ed efficienza nel pubblico impiego
IL SINDACATO E I NULLAFACENTI

Alla proposta di individuare i dipendenti pubblici totalmente improduttivi e di incominciare a tagliare lì, piuttosto che tagliare sugli investimenti o sui servizi pubblici che funzionano (Corriere, 24 agosto), i sindacalisti del settore hanno risposto, come previsto, con un «no» secco: niente licenziamenti; semmai «mobilità» e incentivi. Però hanno riconosciuto che il problema esiste, e in misura non trascurabile. Questo è già un passo avanti notevole: tutti dunque concordano che nell'amministrazione pubblica c'è una quota rilevante di nullafacenti.
Allora, che cosa intende fare di questi nullafacenti il ministro della Funzione pubblica? Continuare a voltar la testa altrove e a pagar loro lo stipendio a tempo indeterminato, mentre si taglia sulla spesa utile e sugli investimenti, sarebbe oggi intollerabile: non dimentichi, il ministro, che non si tratta dei lavoratori deboli e poco produttivi, ma di persone che non fanno proprio nulla, non ci sono e quando ci sono è come se non ci fossero; una categoria che alligna solo nel settore pubblico. È giusto ascoltare con la massima attenzione quel che dice il sindacato, ma nella materia di sua competenza, cioè in quella della protezione dei lavoratori; i nullafacenti, per definizione, non sono lavoratori.
Esaminiamo, comunque, le tesi dei sindacalisti su questo problema. La prima: licenziare non si deve, mai. Ma non sono forse licenziamenti anche i prepensionamenti di impiegati anziani che il governo sta studiando in questi giorni, con il tacito consenso degli stessi sindacalisti? E licenziando gli anziani, non si rischia di privare indiscriminatamente gli uffici pubblici di competenze talvolta preziose e insostituibili? Se ridurre gli organici bisogna, non è meglio incominciare con l'impiegato totalmente improduttivo, riservandogli per due o tre anni un trattamento di disoccupazione pari alla pensione anticipata che verrebbe data altrimenti all'anziano produttivo, e ovviamente verificando che non abbia un'altra occupazione nascosta e che sia davvero disponibile a un'occupazione regolare? Veniamo alla proposta alternativa della «mobilità ».
I sindacati del settore pubblico fino a oggi si sono sempre opposti in modo fermissimo a qualsiasi trasferimento autoritativo di dipendenti pubblici: la «mobilità» che essi propongono è solo quella «volontaria ». Ma questa non risolve il problema: nessun impiegato nullafacente ha mai acconsentito a trasferirsi in un ufficio dove si deve lavorare sul serio. In molti casi, poi, anche il trasferimento autoritativo non risolve il problema: per esempio, se un professore non insegna, perché ha altre cose da fare o perché non conosce la materia che dovrebbe insegnare, trasferirlo altrove significa soltanto infliggere il danno ad altri studenti. I sindacalisti del settore pubblico sostengono poi che il problema potrebbe essere risolto con gli incentivi economici. Tutti noi, però, conosciamo la determinazione con cui loro stessi hanno sempre perseguito gli aumenti salariali indifferenziati e hanno di fatto impedito l'attivazione di sistemi retributivi capaci di premiare impegno e produttività.
È comunque evidente che non può essere un premio di produzione a sradicare il fenomeno dei nullafacenti. A me sembra che la sola soluzione efficace sia quella a) di un organo indipendente di valutazione che individui i nullafacenti, almeno quelli più smaccati (operazione relativamente facile); b) di una norma che stabilisca nella massima inefficienza e inutilità il criterio prioritario di scelta da applicare per la riduzione del personale pubblico, incominciando dai dirigenti; c) di un procedimento giudiziale nel quale il giudice, quando annulli un licenziamento impugnato, accerti al tempo stesso chi altro debba essere licenziato secondo la corretta applicazione dei criteri stabiliti, previa, ovviamente, chiamata in causa del nullafacente interessato, a garanzia del suo diritto di difesa.
Questa soluzione ai sindacati del settore pubblico non piace? Ne propongano un’altra; ma non le chiacchiere che si sono sentite fin qui: una soluzione vera, incisiva, efficace. Certo, per essere efficace qualsiasi soluzione comporterà maggior rigore in un sistema che per decenni è stato intollerabilmente lassista. D'altra parte, la lotta alle rendite — come si è appena visto nella vicenda del decreto Bersani — qualche durezza la richiede («la rivoluzione non è un pranzo di gala»). E la posizione di rendita dei nullafacenti del settore pubblico non merita indulgenza maggiore rispetto a quelle, tutto sommato meno costose per la collettività, dei tassisti edi alcune categorie di liberi professionisti.
Da una parte c'è l'interesse dei nullafacenti a continuare a godere della rendita che finora è stata loro assicurata; dall'altra c'è l'interesse della maggioranza dei lavoratori pubblici — quelli veri — a una retribuzione adeguata, l'interesse dei precari a uscire dall'apartheid cui sono stati finora condannati, l'interesse della collettività a non veder tagliare gli investimenti necessari per lo sviluppo economico del Paese. In questo conflitto di interessi i sindacalisti del settore pubblico da che parte stanno?
Pietro Ichino

domenica 14 ottobre 2007

La puntata di Report sui contributi all'editoria

Un'altra puntata di Report, un altro tema utile ad allargare il quadro sconfortante del disastro italiano nel quale prosperano corporazioni, protezionismi, privilegi condivisi, assenza di concorrenza: lo scandalo dei contributi statali alla stampa e all'editoria in genere. Che peraltro, se sommato alla vergogna dell'esistenza di un ordine dei giornalisti, il più antiliberale di tutti gli ordini professionali, la dice lunga sullo stato della libertà di stampa in Italia (a quando l'istituzione di un ordine/albo dei bloggers ?)... Ecco, appunto.
Come sempre, segue il testo integrale.
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IL FINANZIAMENTO QUOTIDIANO
di Bernardo Iovene
In onda domenica 23 aprile 2006
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AUTORE Lei sa se ci sono quotidiani finanziati dallo stato e quali sono? UOMO 1 No no non lo so.UOMO 2 Non ne sono al corrente. DONNA 1 Mi sembra che quelli dipartito abbiano una sorta di finanziamento, non so quanto incida sul loro bilancio. GABRIELE POLO-DIRETTORE“IL MANIFESTO” Essere formalmente giornali di partito quando non lo sono ed essere finanziati per questo mi sembra un po’un piccolo imbroglio. ITALO BOCCHINO-EDITORE Ci sono giornali veri dipartiti veri, giornali veri di partiti falsi, giornali falsi di partiti falsi.PIETRO SANSONETTI-DIRETTORE DI “LIBERAZIONE” Però voi sapete che i giornali di partito sono cinque e io vi dico senza tema di smentita che, adesso non so la cifra esatta, sono decine e decine quelli finanziati, che roba è truffa no. AUTORE Ferrara quando si parla di finanziamenti ai giornali tutti pensano al foglio. Come mai? GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” E perché? Perché è il giornale più trasparente che ci sia in Italia. Il foglio è nato con due lire e nell’ipotesi di chiudere rapidamente, quello che è successo è che il giornale oggi vende 13 mila copie al giorno, un terzo dei soldi vengono dalle vendite,un terzo dalla pubblicità, naturalmente ci aiuta un po’ Berlusconi, nel senso che la Mondadori ci ha fatto un contratto con le anticipazioni, insomma uno di quei contratti di favore anche finanziari che ci permette di vivere abbastanza tranquillamente, naturalmente anche dal secondo anno della fondazione il contributo dello stato con il trucco della famosa convenzione per la giustizia che era … AUTORE Un trucco era? GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Beh un trucco, la legge dava una possibilità e noi l’abbiamo sfruttata, un trucco nel senso che non eraun vero partito. AUTORE Tra l’altro c’erano due deputati di schieramenti diversi? GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Sì avevamo chiesto a due amici Marcello Pera che faceva parte di Centro Destra senatore e Marco Boardi deputato del Centro Sinistra, due persone amiche, due lettori del giornale di firmare per il giornale, abbiamo fatto questa convenzione.AUTORE Un escamotage? GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Un escamotage legale,perfettamente legale, al quale poi purtroppo hanno cominciato a ricorrere anche quelli che però non vanno in edicola, non vendono copie, non hanno un’azienda reale che vuole fare giornalismo, politica, cultura, informazione, e che così sono piccole lobby intorno a persone. Purtroppo è andata così si sono infilati tutti in questo calderone. UOMO 3 Quelli politici sono finanziati dallo stato, quelli non politici sono finanziati dallo stato secondo il mio punto di vista.AUTORE Se io le dicessi che tutti i giornali hanno delle sovvenzioni statali lei cosa dice? DONNA 2 Anche loro hanno delle sovvenzioni statali? Mammamia! Com’è che io non ne ho?
MILENA GABANELLI IN STUDIO Perché non ha provato a mettere su un giornale, se no il suo bel contributo oggi lo prenderebbe pure lei! Buonasera e felice di essere di nuovo qui a presentarvi la nostra collezione primavera estate. Apriamo con il finanziamento pubblico all’editoria. Tutto comincia con la legge del 1981 che da un aiuto ai giornali di partito perché non in grado di sostenersi da soli. Se tutto fosse finito lì oggi lo Stato sborserebbe 28 milioni di euro all’anno. Invece nell’87 la legge cambia e basta che due deputati dicano il tal giornale è organo di un movimento politico, che può attingere al grande portafoglio, poi nel 2001 la legge cambia di nuovo:bisogna diventare cooperativa. E così siamo arrivati a spendere 667 milioni euro all’anno. Siccome i conti non tornano mai è bene sapere a chi vanno tutti questi soldi e perché. Ce lo spiega bene il nostro Bernardo Iovene. AUTORE (VOCE FUORI CAMPO) Il Foglio prende tre milioni e mezzo di euro all’anno, ma il giornale che utilizzando la formula dei due deputati oggi prende di più è Libero. Cinque milioni e 371 mila euro, dieci miliardi di lire all’anno. AUTORE Come si chiamava questo movimento?VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Era il Movimento Monarchico che ci aveva appoggiati in questa iniziativa anche in quella precedente che riguardava Il Borghese io infatti ho diretto anche Il Borghese. AUTORE Signora Il Borghese ce l’ha? EDICOLANTE 1 No AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Infatti Il Borghese prende due milioni e mezzo di euro all’anno. Poi c’è Il Riformista che si è agganciato alla rivista di Macaluso Le ragioni del socialismo, il suo fondatore oggi èsenatore della Margherita ma quando l’abbiamo intervistato non era ancora candidato. ANTONIO POLITO-DIRETTORE“IL RIFORMISTA” E’ vero che Ferrara è stato il primo e anzi quando nascemmo dichiarai apertamente che Ferrara aveva dimostrato che si poteva fare, quindi in qualche modo siamo tutti figli del coraggio iniziale di Ferrara. GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” No il Riformista è il giornale di una lobby che vende 2000 copie al giorno che esiste solo in funzione del fatto che viene ampiamente finanziato in deficit da molti anni, da quando è nato. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Usufruisce di un contributo di due milioni e 179 mila euro, esce con quattro pagine e qualche volta otto. Poi c’è L’opinione quotidiano fondato da Cavour oggi diretto da Arturo Diaconale, a quale parlamentare si è agganciato? ARTURO DIACONALE-DIRETTORE L’OPINIONE Ai parlamentari di cultura liberale, riformista che sono stati eletti dentro Forza Italia. EDICOLANTE 1 L’opinione ha detto? AUTORE Ma non lo ha mai sentito? EDICOLANTE 1 No, se è un quotidiano qua non arriva. AUTORE Quante copie vendete? ARTURO DIACONALE-DIRETTORE L’OPINIONE La diffusione diciamo è una diffusione limitata, noi siamo sulle tre quattro mila copie. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Tre, quattro mila copie e riceve due milioni di euro. I contributi ai giornali sono stanziati dal dipartimento editoria che dipende dalla Presidenza del Consiglio. Questi sono i dati disponibili relativi ai finanziamenti del 2003. Tra i giornali che usufruirono della firma di due deputati c’è anche Linea, giornale del Movimento Fiamma Tricolore. AUTORE Onorevole Romagnoli Linea giornale del Movimento Fiamma Tricolore prende due milioni e 500 mila euro all’anno. LUCA ROMAGNOLI-FIAMMA TRICOLORE Complimenti siamo bravi!Non è il giornale del Movimento Fiamma Tricolore però, loro scrivono sotto la testata che tale è, ma la proprietà editoriale naturalmente il partito non ce l’ha e non ha nessun controllo neanche politico tant’è che è giornale che scrive ciò che pensa e tutto magari il contrario di quello che pensa il partito da almeno un anno e mezzo. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) La Fiamma ha fatto causa al giornale. ALESSANDRO DELICATO-AMMINISTRATORE FIAMMA TRICOLORE Diffidando la Presidenza del Consiglio ad erogare ogni forma di contributo nei confronti di Linea AUTORE (VOCE FUORICAMPO) E infatti oggi Linea esce come organo dei Nazional Popolari interpellato in quanto direttore di un giornale che usufruisce di un finanziamento pubblico, Claudio Pescatore ci ha risposto testualmente “preferisco non intervenire in quanto la cosa non mi desta interesse”. AUTORE Linea, ce l’ha Linea? EDICOLANTE 1 No, e quello cos’è un settimanale? AUTORE VOCE FUORI CAMPO Spostiamoci a Napoli.AUTORE Qual è il giornale più venduto a Napoli? UOMO 4 A Napoli è Il Mattino, subito dopo viene La Repubblica. AUTORE Che ha la cronaca di Napoli? UOMO 4 Che ha la cronaca di Napoli, poi c’è Il Corriere della Sera che ha Il Mezzogiorno che è sempre cronaca di Napoli, poi viene Il Roma. AUTORE(VOCE FUORI CAMPO) Il Roma, fondato nel 1862, è stato il giornale di Lauro. Poi caduto in disgrazia, nel 1996 fu rifondato dall’onorevole Tatarella e dall’onorevole Bocchino. Prende 2.582 mila euro all’anno. AUTORE Senta chi erano i due deputati che avevano fatto avere il contributo a Roma? ITALO BOCCHINO-EDITORE Due deputati pugliesi.AUTORE Due deputati pugliesi che avevano fatto questo movimento… ITALO BOCCHINO-EDITORE Movimento Mediterraneo,Movimento politico e Culturale Mediterraneo di cui Roma divenne organo, la legge c’era e ognuno se ne è avvalso, io sono contento di essermi avvalso di questa legge, altrimenti oggi Roma non sarebbe in edicola, è in edicola da dieci anni, garantisce il pluralismo in una città in cui il pluralismo ce n’è poco. AUTORE VOCE FUORI CAMPO L’onorevole Bocchino ha fondato anche L’Indipendente.AUTORE L’Indipendente non prende… ITALO BOCCHINO-EDITORE L’Indipendente prende il contributo. AUTORE Ah li prende i contributi,come giornale? ITALO BOCCHINO-EDITORE Come giornale edito da cooperativa. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma se un giornale può chiedere il contributo solo dopo tre anni dalla prima uscita in edicola, come ha fatto L’indipendente a prendere il contributo se è nato solo due anni fa’?AUTORE Però se è due anni che esiste come ha fatto a prendere i contributi? ITALO BOCCHINO-EDITORE Perché è un giornale che già esisteva prima, si è innestato in un giornale già in edicola che è Cronaca di Salerno, giornale salernitano che era a contributi come giornale edito da cooperativa. AUTORE Quindi vi siete agganciati a quella cooperativa per prendere i contributi. E quanto prende di contributo? ITALO BOCCHINO-EDITORE Circa due milioni, duemilioni e mezzo di euro l’anno. AUTORE Senta ho visto che voi qui avete la pubblicità de Il denaro? EDICOLANTE 2 Sì, diciamo che qui noi siamo gli sponsor di questo quotidiano. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Sempre a Napoli questo quotidiano, Il Denaro giornale dell’Europa mediterranea, ottiene un contributo di 2 milioni e 380 mila euro grazie alla firma di tre deputati.ALFONSO RUFFO-DIRETTORE“IL DENARO” Sono tutti e tre i deputati di Forza Italia. Nel mio caso è stato un tentativo di costruire intorno al giornale un movimento di opinione, noi abbiamo costituito un’associazione che è Europa Mediterranea che ha lavorato, lavora e lavorerà molto per avvicinare l’Europa al Mediterraneo passando per la porta di Napoli e quindi dandoci anche una missione. EDICOLANTE 3 Ecco questa è la locandina,io ci metto qualche cosa ed in cambio a Natale ho ricevuto due bottiglie divino e le ho bevute alla loro salute, ma soldi niente. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Un altro giornale finanziato dallo stato è Napoli Più, prende un milione e 185 mila euro. Sono giornali cittadini che vendono poche migliaia di copie.EDICOLANTE 4 Napoli Più ne vendo poche copie, ne vendo due o tre copie al giorno. AUTORE Però le vende? EDICOLANTE 4 Sì qualche copia la vendo. AUTORE Il denaro? EDICOLANTE 4 Il denaro pure tre o quattro copie al giorno. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Torniamo a Roma, dove si fa Il Giornale d’Italia, prende 2 milioni 582 mila euro all’anno. E’ in vendita nella migliori edicole della capitale, ma se ci spostiamo nella nostra edicola di fiducia…AUTORE Mi dia allora Il Giornale d’Italia. EDICOLANTE 1 Nemmeno, quelli che vuole lei no. AUTORE Lei è il direttore de Il Giornale d’Italia? MASSIMO BASSOLI-IL GIORNALE D’ITALIA Sì. AUTORE Il Giornale d’Italia è un giornale di partito? MASSIMO BASSOLI-IL GIORNALE D’ITALIA E’ organo del Movimento Pensionati Uomini Vivi, è un nome molto lungo ma in realtà è l’originario Partito dei pensionati. AUTORE Per cui per questo motivo prende dei contributi statali? MASSIMO BASSOLI-IL GIORNALE D’ITALIA Sì. AUTORE L’ultima possibilità poi cambio edicola: mi dia La Gazzetta politica. EDICOLANTE 1 No La Gazzetta Politica no, ma quella è un settimanale? AUTORE (VOCE FUORICAMPO) No, è un quotidiano, e ha sede di fianco al Quirinale, è un altro giornale socialista e ha un contributo di 516 mila euro all’anno.AUTORE Voi siete uno dei tanti giornali socialisti, fate riferimento a De Michelis? PAOLO FARNETI-DIRETTORE “LA GAZZETTA POLITICA” No, siamo uno dei tanti giornali socialisti, non facciamo riferimento a De Michelis. AUTORE A Craxi? PAOLO FARNETI-DIRETTORE “LA GAZZETTA POLITICA” A Craxi nemmeno. AUTORE Boselli? PAOLO FARNETI-“DIRETTORE LA GAZZETTA POLITICA” Diciamo allo SDI e alla Rosa nel pugno. AUTORE Avete preso dei soldi grazie a due deputati PAOLO FARNETI-DIRETTORE“LA GAZZETTA POLITICA” Certo, sono l’Onorevole Delfino e l’Onorevole Gatto. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Tutti questi giornali hanno preso i soldi perché due deputati hanno firmato una dichiarazione che il quotidiano era organo di un movimento politico, a volte inesistente, ma cosa ne pensa chi non vive di contributi?MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Devo sbilanciarmi? Devo dire quello che penso? Diciamo non lo ritengo uno scandalo italiano.AUTORE Diciamo Libero per esempio è un vostro diretto concorrente? MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Io non so la cifra esatta,ma so che prende parecchi soldi. AUTORE Cosa ne pensa lei? MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Che ognuno fa le scelte che desidera, io credo che un giornale che denuncia gli sprechi poi possa mettersi a prendere dei soldi dalla Pubblica Amministrazione a fondo perduto,prendendoli poi prima come Movimento Monarchico e poi come cooperativa costituita ad hoc. AUTORE Per prendere finanziamenti?MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” E certo. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Esattamente la stessa cosa che ha fatto Il Roma, che però a Napoli viene venduto proprio abbinato al Giornale di Belpietro.UOMO 4 Quando si prende Il Roma si ha sempre Il giornale in omaggio sempre ad un euro solo. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Di quotidiani finanziati dallo stato abbinati al Giornale ce ne sono altri, ma ci torneremo dopo. Intanto dal 2001 il trucco dell’organo del partito non è più concesso, però pernon togliere il contributo ormai acquisito questi giornali sono stati trasformati, per legge, in cooperative. VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Siamo una cooperativa e le cooperative in Italia hanno diritto ad un trattamento particolare, vedi Unipol, vedi Cooperative rosse, cooperative bianche e cooperative di vario colore quindi non c’è nulla di eccezionale AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Non è proprio così, perché agli ex movimenti politici lo stato ha concesso di non adempire agli obblighi delle cooperative: dove i dipendenti sono soci, qui invece sono dipendenti e basta. Nel Foglio per esempio fino al 2005 nella cooperativa c’erano gli azionistiGIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Comunque fini ad adesso c’erano come dicono i francesi un tour de table chiarissimo: la signora Berlusconi ha il 38%, Giuliano Ferrara ha il 10%,Sergio Zuncheddu ha 20 o 25%adesso non mi ricordo, il 10% ce l’ha lo stampatore Colasanto ed il 15% DenisVerdini. E io non mi vergogno di prendere dei soldi dallo stato per fare questo giornale è chiaro. Io mi vergognerei se me li mettessi in tasca, se il giornale vendesse 2 mila copie, se fosse una finta capito, mi vergognerei se fosse un giornale che da’ premi, un giornale banale un giornale politicista, un giornale di palazzo, allora mi vergognerei. Ma se faccio un giornale che pubblica l’enciclica di Ratzinger dopo una battaglia di due anni prima ancora che la Conferenze Episcopale Italiana si fosse svegliata sulla fecondazione assistita e sull’embrione e più in generale ha delle idee e le presenta sul mercato delle idee, insomma un giornale vero, io sono orgogliosissimo di avere i finanziamenti dello stato e penso che lo stato debba esserlo, certo che se poi finanziano anche l’ultima caccola che arriva al di fuori di ogni controllo e criterio di qualità. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il contributo statale si basa sui costi e sulla tiratura. Più copie stampi più aumenta il contributo ma devi venderne almeno il25% della tiratura, per esempio L’opinione tira 30000 copie, se vuole i soldi pubblici ne deve vendere 7500. Ma non ce la fa. Allora per fare numero vende sottocosto a 10 centesimi. Sulle linee di stampa Unità e Libero si muovono in modo parallelo. Sono i due quotidiani che stampano e vendono di più, e di conseguenza prendono un contributo altissimo.AUTORE Senta Libero è un giornale che va bene, perché deve essere finanziato dallo stato? VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Anche la Rai va molto bene,va molto bene eppure il deficit della Rai viene ripianato dallo stato. Quindi la Rai purtroppo per coloro i quali la vedono non si autofinanzia da sola,intanto attraverso il canone obbligatorio, raccoglie una massa di denaro notevole e quando questa massa di denaro insieme all’introito pubblicitario non è sufficiente a ripianare i conti interviene lo stato e paga e ripiana. Quindi trovo veramente ridicolo che la Rai vengo qui ad intervistarmi su un problema che riguarda soprattutto lei, essa. AUTORE Libero potrebbe vivere senza finanziamento? VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Anche la Rai potrebbe vivere senza finanziamento. AUTORE Io le sto facendo una domanda, non è un’affermazione! VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Sì ma siccome anche lei non vive fuori da questo mondo, lavora alla Rai e prende lo stipendio dalla Rai è giusto che le cose si mettano su un piano di assoluta sincerità e reciprocità. Noi potremmo vivere sicuramente senza contributi ma vivremmo peggio. MILENA GABANELLI IN STUDIO Su un piano di assoluta sincerità e reciprocità, il giornalista in questione non è un dipendente della Rai, ma un freelance dal quale la Rai compra se ritiene il suo pezzo degno di interesse. Feltri ha certamente ragione, la Rai vive di finanziamenti pubblici,perché è un’azienda che fa servizio pubblico, magari contestabile, ma questo è. Libero, invece, è di un privato e la cooperativa editoriale è nata apposta per prendere i finanziamenti, e questo vale per una lunga serie di giornali. Stavamo parlando di giornali che prendono i finanziamenti pubblici. Da quando 25 anni fa una legge stabilì che i giornali di partito dovevano avere un contributo di sopravvivenza, si è trovato il modo, attraverso continue modifiche di legge nel corso degli anni, di dare direttamente o indirettamente soldi a tutti. Eravamo rimasti a Libero. Quanto prende all’anno dallo stato?AUTORE Però prendete cinquemilioni e 300 mila euro ho visto nel2003, ci sono dei parametri per cui prendete così tanto? VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Nel 2003? AUTORE Sì. VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Allora tutti dovrebbero sapere che i contributi che lo stato dà alle iniziative editoriali sono proporzionali alla tiratura, e noi, lo so che a qualcuno dispiace, vendiamo molte copie, ne tiriamo parecchie di conseguenza prendiamo una quantità di denaro adeguata. AUTORE Quante copie vendete? VITTORIOFELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Noi abbiamo venduto nel 2005 una media di 85 mila, 86 mila copie, venduto non regalato come fanno molti. AUTORE Lei che cosa vuol dire? VITTORIO FELTRI-DIRETTORE“LIBERO” Noi le copie le vendiamo in edicola, molti giornali le regalano agli alberghi, le regalano ai ristoranti,in sostanza cercano di fargli evitare la massa della diffusione allo scopo di avere una ricaduta positiva in campo pubblicitario. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Le copie regalate fatte risultare vendute fanno alzare le tariffe pubblicitarie e aumentando la tiratura aumenta pure il contributo dello stato.VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Noi cerchiamo di vendere il giornale solamente in edicola senza far figurare vendite che poi in realtà non esistono. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il direttore Feltri ci ha messo la pulce nell’orecchio, così quando per caso abbiamo visto dei quotidiani su un muretto all’uscita di una metropolitana ci siamo incuriositi, ma abbiamo scoperto che si trattava proprio di Libero.AUTORE Sono gratis? UOMO 5 Sì. UOMO 6 Tutti giorni. AUTORE Tutti i giorni viene a prendere Libero qua? UOMO 5 Quasi, quasi tutti i giorni. AUTORE Anche lei prende Libero tutti i giorni? UOMO 7 Sì tutti i giorni. AUTORE Gratis? UOMO 7 Certo! AUTORE Ma chi li mette qua? UOMO 7 Libero! AUTORE Ho visto lì sulla metropolitana dei Libero gratis, le fanno concorrenza? EDICOLANTE 4 E certo! AUTORE Chi è che li vende?EDICOLANTE 4 No non li vendono li distribuiscono gratuitamente. AUTORE(VOCE FUORI CAMPO) Abbiamo chiesto informazioni al custode del palazzo adiacente.AUTORE I giornali Libero che sono lì sulla metropolitana? UOMO 8 Li appoggiano qua. AUTORE Chi li appoggia? UOMO 8 Non lo so, la mattina quando arrivo io li trovo già là.AUTORE Ma quanti ce ne sono? UOMO 8 Il numero penso una cinquantina. AUTORE Ma tutti i giorni? UOMO 8 Sì, eccetto il lunedì che non esce. AUTORE Ma da quanto tempo succede questo? UOMO 8 Saranno un paio d’anni. AUTORE Cioè tutti i giorni da un paio d’anni? UOMO 8 Eh! AUTORE Visto che lei legge libero, lo sa che prende dei finanziamenti pubblici? DONNA 3 No. AUTORE Prende cinque milioni di euro all’anno. Lei cosa ne pensa? DONNA 3 Mi sembra una cosa un po’generale.AUTORE Va bene anche per Libero? DONNA 3 Non dovrebbe essere visto quello che scrive normalmente. AUTORE Lei lo sapeva che prende cinque milioni di euro? DONNA 3 No, buona giornata. AUTORE(VOCE FUORI CAMPO) La mattina il portiere se li ritrova davanti al palazzo. E sempre con la pulce nell’orecchio li abbiamo trovati anche in questo laboratorio di analisi sempre gratis. Complessivamente questa categoria di giornali costa allo stato 33 milioni di euro all’anno , e tra questi Il Giornale d’Italia che prende 2 milioni e 58 mila euro all’anno di contributo statale, nel 2004 ha finanziato la Lega Nord per quasi 200 mila euro. AUTORE Editrice Esedra società cooperativa di giornalisti, siete voi? MASSIMO BASSOLI- “ILGIORNALE D’ITALIA” Sì. AUTORE Società Editrice Esedra srl, siete voi? MASSIMO BASSOLI- “ILGIORNALE D’ITALIA” Esattamente. AUTORE Abbiamo trovato che alla Lega Nord sono stati dati questo soldi da queste società cioè da voi, come mai?MASSIMO BASSOLI- “ILGIORNALE D’ITALIA” Perché abbiamo fatto un’operazione politica con loro, non si può fare? Noi come organo Movimento Pensionati Uomini Vivi abbiamo partecipato a questa cosa perché avevamo la possibilità di farlo. AUTORE A quale cosa avete partecipato? MASSIMO BASSOLI- “ILGIORNALE D’ITALIA” A questo accordo finanziario del partito della Lega Nord con lo strumento legale che il legislatore ha messo a disposizione. Il vantaggio indiretto che le ho detto io che sarebbe diretto per il giornale è che noi abbiamo avuto per effetto di questo accordo diffusione, visibilità, presenze e presentazioni in aree e in zone dove il giornale non c’era. AUTORE Siccome loro la parola Italia a me sembra una cosa strana! MASSIMO BASSOLI- “ILGIORNALE D’ITALIA” Ma forse la Lega l’ha fatto proprio per questo però se lo faccia dire dalla Lega.AUTORE(VOCE FUORI CAMPO) E allora ce lo famo di’ daa Lega!AUTORE Lega Nord che cosa c’entra con Il Giornale d’Italia? STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Qual è la domanda? Io credo che non c’entra niente!AUTORE Non c’entra niente? STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Che sappia io no . AUTORE Perché abbiamo visto che ci sono dei finanziamenti di questa Editrice Esedra, questo sono i bilanci del partito, ci sono due trance uno di cento mila uno di 97 mila euro, date alla Lega. STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Io non mi occupo di queste cose qua, non so. AUTORE Lei comunque non sa come mai questo giornale finanzia la Lega? STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Dovete chiederlo a lui nona me. Anche perché se lo sapessi non te lo dico, o no? AUTORE E non lo so? STEFANO STEFANI- RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD “Dai Giovanna!!!” Ma abbiamo finito? AUTORE Se lei non mi fa un discorso in generale! Lei mi dice “non so niente” . STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD No No. Cosa vuoi che ti venga a dire? AUTORE (VOCE FUORICAMPO) E allora siamo andati da Balocchi, tesoriere della Lega e sottosegretario agli Interni e siccome è stato fautore delle leggi sui rimborsi elettorali ai partiti sa anche se è lecito finanziare un partito quando si perdono contributi pubblici.AUTORE Ci sono dei quotidiani che prendono milioni di euro dallo stato, è lecito secondo lei che questi quotidiani finanzino un partito?MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Ma non credo che possano finanziare un partito, non credo. AUTORE Io le faccio vedere questa cosa. Una casa editrice che si chiama Editrice Esedra Cooperativa di giornalisti e Società editrice Esedra che vi da’ a voi Lega circa 200 mila euro? MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Cosa dicevano? Hanno fatto un bonifico e possono farlo tranquillamente AUTORE Possono farlo? MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Sì. AUTORE Loro vivono di finanziamento pubblico. MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Chi glielo ha detto chevivono di finanziamento pubblico? AUTORE Glielo dico io, me lo hanno detto loro. MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Io ho regolarizzato e ho fatto quello che per legge deve essere fatto punto e basta. I motivi che stanno dietro, i motivi politici che stanno dietro non sono tenuto a dirglieli a lei!E’ vero? AUTORE Se con quel giornale prende due milioni e mezzo all’anno dallo stato noi ci siamo occupati di capire perché finanzia la Lega! MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Allora chieda perché i giornali La Repubblica o Il Messaggero prendono alcuni milioni di euro tutti gli anni, se lo è fatto spiegare? AUTORE Sì. MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD Allora mi dica qual è la risposta. AUTORE La risposta è perché prendono un contributo sulla carta… MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD E loro invece lo prendono il contributo o non lo prendono? AUTORE Loro lo prendono in quanto Cooperativa Editoriale MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD No no, lo prendono il contributo sulla carta! AUTORE Anche! MAURIZIO BALOCCHI-TESORIERE LEGA NORD No, solo, solo, come lo prende Il Corriere della Sera! Abbia pazienza ma perché lei cerca di inventarsi le domande su situazioni che fanno veramente ridicolo! AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il contributo che riceve Il Giornale d’Italia, prima come organo dei Pensionati Uomini Vivi e poi come cooperativa , risulta dai dati della Presidenza del Consiglio, e può leggerlo anche chi non è di Rai Tre. Il finanziamento alla Lega risulta dal bilancio del Partito e sono le somme più alte che ha ricevuto dai suoi sostenitori e rimane il fatti di un accordi politico sconosciuto.MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Va bene, guardi facciamo una cosa, lei questa trasmissione non la manda in onda. Le do il divieto assoluto di pubblicazione. Chiuso l’argomento, finito! AUTORE No no, non me lo rompa!!!Ma stiamo scherzando! Lei è un sottosegretario dello stato! MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Non vuol dire nulla! AUTORE Non è che mi può trattare così! MAURIZIO BALOCCHI –TESORIERE LEGA NORD No io non la tratto, le dico solo che lei non manda in onda questo servizio! AUTORE Ma io glielo faccio dire tranquillamente questo, noi siamo venuti semplicemente a chiederle come mai avete ricevuto i 200 mila euro dal Giornale d’Italia. MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Quello ha fatto e le ho dato la risposta, ha continuato a mistificare. AUTORE Non mistifico! Io le dico…ascolti… MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Ha continuato a mistificare, lei non manda in onda assolutamente niente! Niente! Perché le proibisco di farlo! AUTORE Questo giornale riceve duemilioni e mezzo dallo Stato! Come contributo, se vuole le faccio vedere le carte? MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Non facciamo campagna elettorale! AUTORE Ma guardi che questo servizio va in onda non prima delle elezioni, va in onda dopo le elezioni! MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD No assolutamente no! AUTORE Guardi che io queste domande le sto facendo a tutti, a tutti. Non è che vengo solo dalla Lega. MAURIZIO BALOCCHI–TESORIERE LEGA NORD Lei è uno dei cronisti rossi, come al solito!!! Rai Tre assolutamente mai più interviste! AUTORE Sarà un limite mio, ma io non ho capito l’accordo, cioè loro cosa vi hanno dato in cambio? MASSIMO BASSOLI-IL GIORNALE D’ITALIA Glielo ho detto: visibilità, presenza, introduzione in settori, ambienti, regioni dove noi come giornale non ci andiamo. AUTORE Come Giornale? MASSIMO BASSOLI-IL GIORNALE D’ITALIA E certo, come Giornale d’Italia. La stessa cosa come movimento. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Vediamo se almeno i militanti della Lega si sono accorti di questo accordoAUTORE Volevo sapere se conosce questo giornale? UOMO 9 Il Giornale d’Italia no,strano ma sinceramente non lo conosco. AUTORE E’ stato mai diffuso questo giornale dalla Lega? UOMO 9 No. A parte il fatto che c’è una contraddizione, è il Giornale della Padania no d’Italia! AUTORE Organo del Movimento Unitario Pensionati Uomini Vivi, mai sentito? UOMO 10 No. AUTORE L’editore di questo giornale riguardo ai finanziamenti pubblici ci ha detto” noi abbiamo fatto un accordo con la Lega”, le risulta? UOMO 9 No no è una balla! UOMO 10 C’è scritto Organo Pensionati Uomini Vivi, mi domando voi che fate queste domande, secondo me dovete prendere lo stipendio anche voi! C’è poco da fare quella faccia lì. MILENA GABANELLI INSTUDIO Cosa non si fa per guadagnarsi la pagnotta! Comunque se c’è stato un accordo fra il Movimento Pensionati Uomini Vivi e la Lega, i militanti della Lega non lo hanno saputo. Questi giornali, da Libero al Foglio, dall’Opinione al Riformista, hanno iniziato a prendere finanziamenti perché due deputati dichiaravano “è organo di un movimento politico”, poi quando cinque anni fa la legge è cambiata e ha detto “adesso i soldi li diamo alle cooperative. E i giornali dichiaratamente di partito? Se vogliono i contributi oggi devono essere appoggiati da un gruppo parlamentare che è formato da almeno dieci deputati. In questa categoria il giornale che prende di più è L’Unità: 6.400.000 euro all’anno… ma i suoi lettori non lo sanno.AUTORE Lei sa che il suo giornale prende finanziamenti dallo Stato?DONNA 4 No non lo so AUTORE Cosa ne pensa? DONNA 4 Ma non lo so, non glielo so dire proprio. UOMO 11 No non lo so , nonostante legga L’Unità questo non lo so. AUTORE Che giornale leggi? UOMO 12 L’Unità AUTORE E’ finanziato dallo stato lo sai? UOMO 12 E si, veramente? A bene! AUTORE Non lo sapevi? UOMO 12 No. AUTORE Allora direttore L’Unità è un giornale di partito? ANTONIO PADELLARO-DIRETTORE “L’UNITA’” Dunque no, L’Unità non è un giornale di partito, è un giornale che si giova del contributo dell’editoria veicolato dai gruppi parlamentari di Camera e Senato dei DS. Quindi è un contributo che fa bene certamente alle finanze de L’Unità ma L’Unità è un giornale privato. AUTORE E perché prende finanziamenti pubblici? ANTONIOPADELLARO-DIRETTORE “L’UNITA’” E un accordo che è stato firmato al momento della riapertura. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Insomma il contributo va aduna società privata e nel contratto con i DS si parla di non appartenenza al partito. Ma di identità comune.AUTORE Potrebbe vivere senza finanziamento pubblico L’Unità? ANTONIOPADELLARO-DIRETTORE “L’UNITA’” Io penso proprio di sì. AUTORE Senta quanto prendete di finanziamento pubblico? GIORGIO POIDOMANI-AMMINISTARTORE DELEGATO L’UNITA’ Noi pigliamo circa 6milioni e 400 mila euro all’anno.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Sei milioni di euro di cui si potrebbe fare a meno se abbiamo capito bene. I giornali di partito, veri,per prendere il contributo non hanno il vincolo del 25% di vendite, si calcola una percentuale sui costi e la tiratura. L’Unità vende 60.000 copie ma nestampa più del doppio e il suo contributo viene calcolato anche su queste copiedi scarto che su 140 mila copie al giorno sono 16.000. AUTORE La legge dice che voi anche su queste 16 mila copie di scarto prendete un contributo. GIORGIO POIDOMANI-AMMINISTRATORE DELEGATO L’UNITA’ Teoricamente, perché non è nostro interesse fare copie di scarto perché è nostro obiettivo venderle le copie però per farle è necessario. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Finché la stampa non è bene a fuoco e i colori ben definiti, le copie vengono scartate, succede per tutti i giornali che hanno linee vecchie, guardate Libero quante ne butta, carta che si spreca ma il contributo sale. Per 16 mila copie al giorno che vanno al macero,ad esempio, L’Unità incassa 250.000 euro in più all’anno. AUTORE Ci dica dove si può imbrogliare. GIORGIO POIDOMANI-AMMINISTRATORE DELEGATO L’UNITA’ Se lei dice che per fare dodici pagine di giornale, quattro giorni a settimana lei ha bisogno di 18 giornalisti, 18 giornalisti guadagno 132 mila euro ciascuno io credo che sia molto difficile dimostrare che non è vero. AUTORE Ci vuole fare degli esempi?GIORGIO POIDOMANI-AMMINISTRATORE DELEGATO L’UNITA’ Il Riformista per esempio,oppure Europa ha un contributo che è circa il 50% del nostro, dai dati innostro possesso la diffusione è come dire dodici volte superiore?AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Europa è l’organo della Margherita. Rispetto a L’Unità che esce sette giorni su sette con 30 pagine e varie edizioni locali è un giornale di sole otto pagine, esce cinque volte a settimana, vende meno di 5 mila copie ma prende più di tre milioni di euro. AUTORE Il senso di questi giornali qual è? La linea del partito della Margherita si vede attraverso il vostro giornale o siete indipendenti? STEFANO MENICHINI-DIRETTORE “EUROPA” Noi non abbiamo fatto un giornale di partito, non è stato pensato così e non viene fatto così tant’è chela maggior parte dei lettori d’Europa non sono neanche iscritti alla Margherita. AUTORE C’è questa cosa strana: io vado dai giornali che prendono il finanziamento per il partito a cui appartengono e tutti mi dicono che non sono giornali di partito. STEFANO MENICHINI-DIRETTORE EUROPA Non è così strana, è un tipo di editoria che è cambiata nel corso del tempo, nel senso che tutti quelli che fanno giornali di partito si rendono conto che se facessero un vero e proprio giornale di partito cioè un bollettino che riporta la linea di quel partito questo non avrebbe nessun interesse. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ad interessarsi ad Europa sono poche migliaia di lettori. Ma per arrivare nelle principali edicole d’Italia il giornale viene stampato in 30 mila copie anche se, poi, più di 25 mila tornano indietro. Questa tiratura, insieme al rimborso della percentuale sul costo del giornale, formano la bella cifra di 3138 mila euro all’anno. Europa vende dieci volte meno dell’Unità ma il contributo è giusto la metà.AUTORE Quanti giornalisti lavorano per Europa? STEFANO MENICHINI-DIRETTORE EUROPA Noi qui compresi i direttori e i due condirettori saremo una ventina. AUTORE Quanti giornalisti avete in tutto? GIORGIO POIDOMANI-AMMINISTRATORE DELEGATO L’UNITA’ 86. se vuole sapere quanto più o meno si trova in busta paga un nostro redattore ordinario, si trova dalle 2 mila e 300 alle 2 mila 500 euro al mese. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il Secolo d’Italia ha un contributo simile a quello di Europa, e finalmente abbiamo un vero giornale dipartito.AUTORE Quanti giornalisti lavorano? FRANCESCO SERVELLO-AMMINISTRATORE “IL SECOLO D’ITALIA” 25. AUTORE I 25 hanno uno stipendio medio più o meno di quanto? FRANCESCOSERVELLO-AMMINISTRATORE “IL SECOLO D’ITALIA” Intorno alle 60 mila euro all’anno. AUTORE Quante copie vendete? FRANCESCO SERVELLO-AMMINISTRATORE “IL SECOLO D’ITALIA” La vendita è tra due e tremila copie al giornoAUTORE Due tre mila copie al giorno.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) 25 giornalisti per un giornale che vende 2500 copie in edicola e un costo per lo stato di tre milioni di euro all’anno.AUTORE Senta e se ci sono delle perdite chi le copre? FRANCESCO SERVELLO-AMMINISTRATORE “IL SECOLO D’ITALIA” L’editore. AUTORE L’editore chi è? FRANCESCO SERVELLO-AMMINISTRATORE “IL SECOLO D’ITALIA” L’editore è il presidente del partito, il segretario del partito prima Almirante e poi Gianfranco Fini. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Liberazione è il giornale di Rifondazione Comunista vende 15 mila copie, ha 14 pagine e prende 3 milioni e 700 mila euro.MAURO BELISARIO-AMMINISTRATORE “LIBERAZIONE” Noi abbiamo 31 giornalisti e 20 poligrafici. AUTORE Sono tutti pagati in regola, pagati con i contributi? MAURO BELISARIO-AMMINISTRATORE “LIBERAZIONE” Sono tutti pagati in regola sì.AUTORE Con la malattia retribuita?ROMINA PELLECCHIA-CAPOREDATTRICE Con la malattia, ferie,maternità, tutto in regola assolutamente. AUTORE Quanto guadagni? ROMINA PELLECCHIA-CAPOREDATTRICE Io prendo 2 mila euro circa. AUTORE E sei caporedattrice? ROMINA PELLECCHIA-CAPOREDATTRICE Sì.AUTORE Quanto prende il direttore?MAURO BELISARIO-AMMINISTRATORE “LIBERAZIONE” Poco più di tre mila euro. AUTORE Tre mila euro.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Passiamo alla Padania, prende 4 milioni di euro. Risulta secondo nella classifica dei contributi ai giornali di partito.AUTORE In base ai costi che prendete questo contributo così alto,avete alti costi? GIANLUCA PARAGONE-DIRETTORE “LA PADANIA” Sì. AUTORE Quante copie vendete? GIANLUCA PARAGONE-DIRETTORE “LA PADANIA” Oggi siamo sulle 22 mila copie in media. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Un altro contributo dello stato va a questo foglio che è il giornale dei Verdi che non si vende in edicola.AUTORE Notizie Verdi ce l’ha? EDICOLANTE 5 No, Notizie Verdi nemmeno. AUTORE Non lo ha mai avuto? EDICOLANTE 5 No AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Viene spedito a casa degli iscritti.AUTORE Quanto prendete di contributi? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” Per il 2005 dovremmo stare intorno ai 2 milioni e 400 mila e i 2milioni e 500 mila euro. AUTORE Per questo giornale? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” Sì, per questo quotidiano. Noi abbiamo tre giornalisti e due praticanti. AUTORE In pratica è sempre così, un solo foglio? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” No, non è solo così, ci sono varie edizioni. AUTORE Cioè questo è quello di oggi? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” Sì questo è quello di oggi, abbiamo fatto fino a 24 pagine. AUTORE Ho capito. Però perarrivare a due milioni e mezzo di euro quanto costa questo giornale ogni anno? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” Circa 3 milioni e 600 mila euro. AUTORE 3 milioni 600 mila euro! Da dove arrivano questi costi, cioè qual è il costo principale? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” Il costo principale in assoluto è la produzione. Noi ne abbiamo stampate nel corso del 2005 quasi 15 milioni di copie. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) 15 milioni di copie tutte spedite a casa agli iscritti? CARLO PANCIA-AMMINISTRATORE “NOTIZIE VERDI” In alcuni casi abbiamo fatto anche volantinaggio. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ah ecco… viene volantinato…siccome distribuire in edicola un giornale che non si vende è molto costoso, meglio regalarlo, perché tanto lo stato rimborsa fino a due milioni e mezzo di euro per i costo sostenuti. Anche Il Campanile nuovo organo dell’UDEUR, viene spedito direttamente a casa.AUTORE Quante copie tira il giornale? PAOLO FESTUCCIA-DIRETTORE “IL CAMPANILE” Il giornale tira oltre tremila copie. AUTORE Oltre tre mila copie al giorno. PAOLO FESTUCCIA-DIRETTORE “IL CAMPANILE” Sì AUTORE E ne vende mille diciamo. PAOLO FESTUCCIA-DIRETTORE “IL CAMPANILE” Mille vanno agli abbonati.Le altre vengono distribuite nelle sedi istituzionali, gratuitamente, ma ilgratuitamente ha anche un costo. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Tre mila copie stampate,mille vendute agli abbonati, due mila distribuite gratis, con questi numeri IlCampanile nuovo riceve un milione e 153 mila euro di contributo.TANCREDI CIMMINO-AMMINISTRATORE “IL CAMPANILE” Abbiamo iniziato insieme senza niente e adesso siamo un giornale che penso conti qualche cosa nel mondo dei giornali politici e non in Italia. AUTORE(VOCE FUORI CAMPO) Sarà per questo che oltreal contributo dello stato riesce a raccogliere anche pubblicità dallo stato!TANCREDI CIMMINO-AMMINISTRATORE “IL CAMPANILE” Abbiamo fatto da quattro cinque mesi questo accordo con questa società e questa è proprio la prima pubblicità fatta con questa società. AUTORE Avete beccato la Presidenza del Consiglio una bella … TANCREDI CIMMINO-AMMINISTRATORE “IL CAMPANILE” E io penso che fra poco ci sarà anche l’AISCAT, la società autostrade io pensi perché le spiego, danno a queste società l’incarico di distribuire per i giornali politici la pubblicità quindi loro non sanno neanche a chi va. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma adesso sì…qualche giorno dopo la nostra intervista Il Corriere della Sera titolava: “Fugge il tesoriere di Mastella. Cimmino si porta via anche il giornale del partito”… Alla fine Cimmino ha cambiato partito, si è candidato con Di Pietro.AUTORE Secondo lei è giusto che lo stato dia un milione e 100 mila euro per questo giornale? PAOLO FESTUCCIA-DIRETTORE “IL CAMPANILE” Io ritengo che per finanziare la democrazia nel nostro paese in molti casi il nostro giornale peri nostri lettori, per l’attività che muove un partito sul paese sia più utile è vero di quello che finanzio io con il canone tv. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Secondo il direttore de Il Campanile è più utile alla democrazia finanziare Il Campanile che non la Rai. Chissà se è dello stesso parere anche il direttore delle Discussione, il giornale della Democrazia Cristiana! Contattato non ci ha neanche risposto! Sappiamo che prende due milioni e mezzo di euro, ma ignoriamo quante copie vende. AUTORE Signora La Discussione? EDICOLANTE 1 No mai visto e mai sentito!AUTORE (VOCE FUORICAMPO) E poche migliaia di copie vende L’Avanti Della Domenica dello SDI, che è un settimanale.AUTORE C’è chi dice che questi sono soldi sprecati, soldi pubblici sprecati, lei cosa risponde? CARLO CORRER-DIRETTORE“AVANTI DELLA DOMENICA” Sicuramente in qualche maniera non è che si può respingere questa critica, perché non è del tutto sbagliata, infondata, c’è un problema di fondo è quello di dare in qualche maniera una condizione di partenza uguale per tutti alle forze politiche in una situazione di democrazia. MILENA GABANELLI IN STUDIO Mai sentito parlare così tanti di democrazia! E poi si dice che non c’è pluralismo informativo! Ad ogni modo fino adesso abbiamo visto chi ha preso i soldi con il trucco del partito finto e i giornali di partiti veri. Poi c’è un’altra categoria, i giornali nati proprio come cooperativa. La prima e la più nota è Il Manifesto, nato nel 71quando i finanziamenti non c’erano, ha vissuto sempre con i mezzi propri. Quando nell’87 la legge ha esteso alle cooperative giustamente hanno attinto pure loro. Uno dei fondatori è Valentino Parlato.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Mai sentito parlare così tanto di democrazia! La terza categoria finanziata riguarda le cooperative di giornalisti com’è IL Manifesto. Valentino Parlato è uno dei fondatori.VALENTINO PARLATO - “ILMANIFESTO” Nel 1971 è nato come cooperativa e non poteva essere altro che una cooperativa. Noi non volevamo,eravamo stati messi fuori dal PC e non volevamo fare un giornale con un padrone, volevamo un giornale che fosse di proprietà di tutti i componenti di un gruppo politico di loro sostenitori. Abbiamo cominciato quando non c’erano questi contributi ed è stato piuttosto difficile, anche se con i contributi la vita non è stata facile. Giornalisti e tecnici tutti. Abbiamo fatto una cooperativa con un’eguaglianza di retribuzione di tutti, dal telefonista al direttore. GIANCARLO ARESTA–AMMINISTARTORE “IL MANIFESTO” In questi giornali i direttori sono eletti da chi ci lavora, che grande valore di autonomia ha un fatto come questo! Anche i poligrafici partecipano alle elezioni del direttore de Il Manifesto per le prerogative dello statuto. GABRIELE POLO-DIRETTORE“IL MANIFESTO” Lo spirito cooperativo è questo: è la necessità di mettere sul mercato una voce o più voci dei giornali in cooperativa che non rispondono a nessun padrone. Mi sembra un servizio sociale molto utile. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma la legge prevede finanziamenti anche a società controllate da cooperative e succede così che,per esempio, i dodici giornali di Ciarrapico, ex presidente della Roma, già re delle acque minerali e delle cliniche sanitarie, ricevano più di cinque milioni di euro all’anno. AUTORE I vostri giornali potrebbero vivere senza questo finanziamento?GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Credo di sì. AUTORE E allora perché lei lo chiede? GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE E perché lo chiedo? E’ un diritto come guardare. AUTORE No, però voi avete fatto una cooperativa… GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Tutte le attività giornalistiche sono cooperativistiche, ma le nostre sono cooperative vere sono cooperative di giornalisti. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Quindi vuol dire che come al Manifesto la linea editoriale è condivisa dai soci lavoratori! GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Io faccio l’editore puro cioè detto le linee editoriali dei miei giornali, qualche volta scrivo,rarissimamente, scelgo qual è il campo dove si devono muovere, come si devono muovere, perché siamo il giornale inizia, siamo il giornale editoriale, faccio tutto io in prima persona, i miei editoriali, le strategie editoriali le faccio io. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Se decide tutto lui non è esattamente una cooperativa. AUTORE Si dice che lei decida la linea editoriale, ho letto qualche agenzia anche qua, che lei ha avuto un po’di problemi con i direttori, lei li cambia spesso…GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Mai. Due tre se ne sono andati per conto loro! AUTORE Se ne sono andati. Voi siete un giornale schierato a destra? GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Noi siamo un giornale che attualmente ha una posizione orientata verso La Casa delle Libertà, non facciamo bonifico perché noi siamo giornali regionali, parliamo soltanto difatti regionali e locali. C’era Storace presidente della regione noi eravamo schierati con Storace. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Secondo Ciarrapico appoggiare Storace non vuol dire fare politica! E i suoi 12 quotidiani sono tutti in vendita obbligatoria con Il Giornale ad un euro: Nuovo Viterbo Oggi,Ciociaria oggi, Nuovo Molise Oggi, Nuovo Rieti, Fiumicino, Guidonia, Ostia,Castelli Oggi. Ma era stato proprio il direttore del Giornale che aveva parlato di questi finanziamenti come uno scandalo nazionale! AUTORE Voi uscite con parecchi abbinamenti locali?MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Sì ma siccome non paga il contribuente, solo una strategia di marketing che non è pagata dallo stato, non è pagata dal contribuente AUTORE Però io ho fatto un controllo, tutti questi giornali abbinati sono tutti finanziati dallo stato,lei lo sapeva? MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Non lo so se sono tutti finanziati dallo stato, perché ci sono alcuni giornali che non sono finanziati dallo stato. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il Giornale non è una cooperativa e quindi non prende contributi. Il suo direttore è scandalizzato per il fatto che tutti gli altri facciano man bassa, però nel centro sud il giornale esce abbinato ai quotidiani come Il Roma di Napoli, Il Sannio di Benevento, il Corriere del Giorno di Taranto, tutti con i finanziamenti per più di due milioni di euro all’anno, oltre ai quotidiani di Ciarrapico. E fu proprio l’imprenditore Ciarrapico a chiedere al presidente Berlusconi un sostegno mirato ai giornali locali. E gli è stato dato: 5 milioni di euro per Editoriale Oggi e Nuovo Molise Oggi. AUTORE Questi due giornali prendono i finanziamenti? GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE I contributi li prendono tutti i quotidiani che escono in sedi territoriali come tali. AUTORE Comunque ce li può far avere dei dati, così magari possiamo dare delle informazioni? GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Voi non dovete dare informazioni, dovete fare informazione. AUTORE Appunto! GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE Non ho motivo per darle i dati della mia azienda. AUTORE Non ce li dà? GIUSEPPE CIARRAPICO-EDITORE No. Non ci penso nemmeno. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma andiamo avanti sulle maglie larghe della legge: Italia Oggi quotidiano di Class Editori, quotati in borsa, hanno fatto una cooperativa per prendersi il bel contributo di 5 milioni di euro. Con la stessa formula incassa anche L’Avvenire che invece ci ha apertola porta.PAOLO NUSINER-DIRETTORE GENERALE “AVVENIRE” Avvenire fa capo ad un azionista di riferimento, una fondazione, la Fondazione Santi Francesco e Caterina che fa riferimento poi alla Conferenza Episcopale Italiana. AUTORE Alla CEI? Cioè quando si dice è il giornale della Cei è vero? PAOLO NUSINER-DIRETTOREGENERALE “AVVENIRE” Sì. AUTORE Quanto prendete di contributo? PAOLO NUSINER-DIRETTOREGENERALE “AVVENIRE” Nel 2004 noi abbiamo avuto contributi dallo stato per sei milioni di euro. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Con due Santi come sponsor non si può discutere… E dalla chiesa al sindacato, non manca nessuno, “Conquistedel Lavoro” è il giornale della CISL, per prendere il contributo di tre milioni e 300 mila euro, anche loro hanno fatto una cooperativa che detiene il 51%rispetto ad una società controllata dal segretario generale. Il giornale non si vende in edicola, va in abbonamento agli iscritti.AUTORE E’ un bollettino interno? FRANCESCO GUZZARDI-DIRETTORE”CONQUISTE DEL LAVORO” E’ un po’ più di un bollettino. AUTORE Cioè se va agli iscritti vela cantate e ve la suonate come movimento sindacale si potrebbe dire? FRANCESCO GUZZARDI-DIRETTORE”CONQUISTE DEL LAVORO” Informiamo gli iscritti. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma lo spirito della leggesi perde totalmente quando leggiamo che il quotidiano Cavalli e Corse Sportsman prende un contributo statale come cooperativa di 2 milioni e 500 mila euro. Volendo la si potrebbe chiama reistigazione al gioco d’azzardo!GIUSEPPE TATARELLA-DIRETTORE “SPORTSMAN” Se fossi dall’altra parte della barricata probabilmente penserei allo stesso modo e quindi noi con le nostre micragnose venti mila copie medie tirate ogni giorno e circa 11 mila vendute non riusciremmo mai a far quadrare i nostri conti senza il contributo dello stato, lei tenga conto che sono venti pagine con pochissima pubblicità e del settore, diamo i favoriti. AUTORE Date i favoriti per cui sapete pure chi vince? GIUSEPPE TATARELLA-DIRETTORE “SPORTSMAN” No, saperlo sarebbe una grossa fortuna! Purtroppo non lo sappiamo, studiamo. AUTORE Però chi legge il vostro giornale può vincere più o meno, chi legge attentamente il giornale? GIUSEPPE TATARELLA-DIRETTORE “SPORTSMAN” Per essere più precisi, chi legge attentamente il giornale può perdere con cognizione di causa. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) La lista dei giornali cooperative è lunga. Dimenticavamo l’ennesimo giornale socialista : quattro pagine con un contributo di due milionie 500 mila euro all’anno. Nel comitato di redazione leggiamo: Renato Brunetta,Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Baget Bozzo, Guzzanti, Jannuzzi,Pamparana. E ora gli stipendi dei direttori.GIANLUCA PARAGONE-DIRETTORE “LA PADANIA” 5 mila euro AUTORE 5 mila euro, netti?GIANLUCA PARAGONE-DIRETTORE “LA PADANIA” Sì. STEFANO MENICHINI-DIRETTORE “EUROPA” 4-5 mila euro al mese netti. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il direttore dell’ Unità guadagna 9 mila euro netti.ANTONIO PADELLARO-DIRETTORE “L’UNITA’” Le posso assicurare che la mia retribuzione con quello che prendevo all’Espresso e al Corriere Della sera.GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” “Massimo, quanto guadagno io al Foglio, quanti euro sono? Otto mila al mese? Sì. Va bene grazie”. Ottomila al mese. AUTORE Otto mila al mese. GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Sì, non è una cosa eccezionale no? AUTORE Un po’ come Padellaro, lui prende nove mila euro al mese. GIULIANO FERRARA-DIRETTORE “IL FOGLIO” Padellaro però vale meno di me no? Ma mi sembra ovvio questo, lui è un signor nessuno, io sono Giuliano Ferrara non so se ti rendi conto, no solo per dire. ARTURO DIACONALE-DIRETTORE “L’OPINIONE” No io ne prendo di meno, molto di meno! ANTONIO POLITO-DIRETTORE “IL RIFORMISTA” No ma io glielo dico perché purtroppo è così basso che non ci faccio una belle figura! AUTORE 360 mila euro all’anno? ANTONIO POLITO-DIRETTORE “IL RIFORMISTA” Penso che sia 360 a costo azienda, te lo dico, credo che siano 9200 euro mensili. VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO” Il direttore di Libero prende uno stipendio di 15 mila euro al mese. AUTORE Lei come direttore de Il Giornale quanto guadagna al mese? MAURIZIO BELPIETRO-DIRETTORE “IL GIORNALE” Io guadagno circa nove mila euro al mese più ho un bonus in base ad una serie di obiettivi che sono le vendite. GABRIELE POLO-DIRETTORE“IL MANIFESTO” Il direttore guadagna quanto tutti gli altri, qua c’è la mia busta paga adesso la leggo perché ognivolta è consolante leggere la cifra, sono 1470 euro al mese. MILENA GABANELLI IN STUDIO Si passa dall’ingordigia delle cooperative quotate in borsa che attingono a man bassa al livellamento sovietico. Gabriele Polo, se posso permettermi, un direttore non è uguale all’ultimo arrivato! E fin qui abbiamo parlato dei contributi diretti all’editoria, ma la fetta più grossa viene distribuita a tutti i giornali attraverso i rimborsi delle tariffe elettriche, telefoniche e postali, e dal2002 al 2005 c’è stato anche un rimborso sulla carta utilizzata. La legge si chiama “provvidenza all’editoria” e provvede ad elargire milioni di euro anche ai grandi gruppi, quelli che è difficile dire che ne avrebbero bisogno. Vediamole cifre.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Sommando le voci tra periodici e quotidiani nel 2004 La Repubblica-Espresso riceve 12 milioni di euro, RCS e Corriere della Sera 25 milioni di euro. Il sole 24 Ore della Confindustria, 18 milioni di euro. La Mondatori 30 milioni di euro. Sono contributi indiretti, ad esempio, Il Sole 24 Ore è il quotidiano che ha più abbonati in assoluto, ogni volta che il giornale viene spedito invece di 26centesimi ne spende 11. La differenza ce la mette lo stato. Nel 2004 ci ha messo 11 milioni e 569 mila euro.AUTORE Un giornale che fa utili,perchè Il Sole 24 Ore fa utili, attraverso la pubblicità, è giusto che prenda anche queste sovvenzioni? FERRUCCIO DEBORTOLI-DIRETTORE “IL SOLE 24 ORE” Guardi da liberista le dico che sono contrario ad incentivi pubblici, in linea di principio le dico che se ci fossero condizioni di competizione più aperta e anche competizioni con distribuzioni più capillari credo che naturalmente si potrebbe discutere intermini di mercato anche in condizioni totalmente diverse, certo se mi è consentita una battuta “i giornali non hanno avuto il decoder per promuovere la lettura” ARTURODIACONALE-DIRETTORE “L’OPINIONE” Poi naturalmente il qualunquismo imperante di questi stessi giornali porta le solite campagne distampa contro i giornali dei partiti che prendono i contributi AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Infatti Il Resto del Carlino ha aperto una campagna contro lo spreco dei finanziamenti diretti ai quotidiani omettendo, però, che il suo editore tra Nazione e il Resto del Carlino, prende più di due milioni e 800 mila euro di finanziamenti indiretti.AUTORE Lei sa che tutti i quotidiani sono finanziati dallo stato?UOMO 13 No non lo sapevo.AUTORE Cosa ne pensa? UOMO 13 Che è una brutta cosa UOMO 14 Mi è nuova! AUTORE Cosa ne pensa? UOMO 14 Penso che non sia il massimo per la libertà di stampa! UOMO 15 Pensavo fossero da privati,da gruppi di privati anche dallo stato? Non sapevo. AUTORE Lei compra Il manifesto? UOMO 16 Sì AUTORE Sa che è finanziato dallo stato? UOMO 16 No. AUTORE Cosa ne pensa? UOMO 16 Che se è finanziato dallo stato allora è limitato nella sua espressione. DONNA 5 Non è giusto. AUTORE Perché? DONNA 5 Perché devono essere privati, scusi che c’è mio figlio! AUTORE (VOCE FUORICAMPO) La legge sulle provvidenze per l’editoria dice che un partito può scegliere di ottenere il contributo per un giornale, oppure per una radio. Il Partito Radicale da sempre ha scelto di farsi finanziare la radio. Prende 4 milioni di euro l’anno. Ma non erano contrari al finanziamento pubblico?MASSIMO BORDIN-DIRETTORE“RADIO RADICALE” No non c’è una contraddizione, la contraddizione è in chi ce lo rinfaccia perché in realtà più che chiedere l’abolizione di questa legge ci si spieghi che altro si debba fare, abbiamo per fino distribuito il finanziamento pubblico ai cittadini. Comunque sì prendiamo il finanziamento pubblico dell’editoria per gli organi di partito, questo è vero. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ma poi prende altri soldi dallo stato per la trasmissione delle sedute parlamentari.MASSIMO BORDIN-DIRETTORE“RADIO RADICALE” Questo non è un finanziamento, è una convenzione è una prestazione che viene pagata, altrifanno pubblicità, noi trasmettiamo sedute parlamentari, abbiamo trovato questo modo per campare la radio. E’ una buona cifra quella che prendiamo. AUTORE Quanto? MASSIMO BORDIN-DIRETTORE“RADIO RADICALE” Intorno ai dieci mila AUTORE (VOCE FUORICAMPO) La Lega Nord prende 4milioni di euro per il suo quotidiano, quindi non li può prendere anche per Radio Padania?STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD La nostra no di sicuro, non ha finanziamento pubblico. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Nell’ultima finanziaria spulciando tra i commi c’è uno stanziamento che riguarda il settore della radiofonia a firma di due senatori della Lega Nord, si parla di un milione di euro annuo, a cui possono accedere i soggetti di cui il comma 190 art. 4…chi saranno questi soggetti?NATALE RIPAMONTI-GRUPPOVERDI Riguardando esattamente la norma si scopre che queste radio sono Radio Padania e Radio Maria. Qua c’è unmilione di euro ha carattere permanente cioè tutti gli anni, e devono essere spartiti tra queste due radio.AUTORE Però c’è stato io leggo qui nella finanziaria del 2005 un contributo alle radio comunitarie, voi lo prendete il finanziamento pubblico? STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Sì adesso non me loricordavo. AUTORE C’è stato un blitz della finanziaria per prendere i soldi? STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Ma non lo so, lo sai che non me ne intendo di blitz. AUTORE Adesso con questo emendamento dal 2005 arrivano anche questi soldi pubblici. STEFANO STEFANI-RESPONSABILE EDITORIALE LEGA NORD Arrivano un po’ di soldi. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) E un po’ di soldi sono arrivati anche a Radio Maria che in piena campagna elettorale ha ringraziato in questo modo, dicendo che il 95% dei parlamentari del Centro Destra è promosso,l’80% del Centro Sinistra bocciato. L’ultima fetta della torta dei contributi all’editoria stanziati dalla Presidenza del Consiglio, riguarda indistintamente radio e televisioni locali. Poi ci sono 100 milioni di euro dal Ministero delle Telecomunicazioni, vengono distribuiti con una graduatoria stilata dai Comitati Regionali per le Comunicazioni, in base al fatturato e al numero dei dipendenti.AUTORE Il personale fa punteggio per avere il finanziamento pubblico? GIOVANNI MAZZONI-DIRETTORE E’ TV BOLOGNA Il personale fa punteggio, i giornalisti valgono il doppio del normale impiegato, per dare un’idea valgono60 punti contro i 30 punti per ogni singolo impiegato. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) In Campania ci sono un centinaio di televisioni locali e secondo la legge l’uso dei praticanti giornalisti farebbe accumulare punteggio. AUTORE (VOCE FUORI CAMPO) Ma quanto si prende di contributo per un giornalista assunto? GIOVANNI MAZZONI-DIRETTORE E’ TV BOLOGNA Un giornalista può valere anche 60 mila euro di contributi. AUTORE (VOCE FUORI CAMPO) Canale 9-Teleoggi è la televisione che quest’anno è risultata prima nella graduatoria dei contributi stanziati dal Ministero delle Telecomunicazioni. Nel 2004 in occasione delle elezioni europee, risulta che ha dato un contributo ad Alleanza Nazionale.CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI Sì.AUTORE Come mai questo? CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI In quel momento Gasparri era il nostro ministro ed è stato un ministro che ha lavorato veramente tanto per noi finanche con questa legge dei contributi . AUTORE Cioè l’avete sostenuto perché era il Ministro delle Telecomunicazioni? CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI Ma io ho trovato doveroso farlo. AUTORE (VOCE FUORI CAMPO) In effetti il contributo per Radio e Televisioni dal 2001 ha avuto un incremento notevole, in Campania è aumentato di 15 volte. CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI AUTORE E noi in quel momento lo abbiamo sostenuto dando un contributo alla luce del sole, fatturandolo. AUTORE Ma questo era per la campagna elettorale? CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI AUTORE Questo era per la campagna elettorale. Avrei potuto non far comparire questo contributo perché generalmente non compare.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) E’ vero, c’è una legge che non prevede la rendicontazione per i candidati alle elezioni europee, infatti il contributo risulta al partito… e poi fuori onda apprendiamo…CAROLINA VISONE-AMMINISTRATORE UNICO TELEOGGI-CANALE9 NAPOLI AUTORE Ma come mai sono risultata la sola? Questo poi non me lo spiego! Perché non mi risulta che sono la sola!AUTORE Come dire che è in uso per chi prende soldi pubblici girarne un po’ al partito che ti ha dato una mano, ne girano un po’ meno nelle tasche di chi il giornale lo fa. Sono centinaia le segnalazioni arrivate da tutta Italia, questo giornalista per esempio lavorava a Roma con uno stipendio in nero di 400 mila lire.GIORNALISTA Io sono arrivato ad un punto che ho detto “o mi mettete in regola oppure io non posso continuare a restare in questa situazione” . AUTORE La risposta? GIORNALISTA La risposta fu quella che io ero alla porta e non ero più persona gradita. AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Il problema riguarda principalmente i collaboratori. FREELANCE-GIORNALISTA FANTASMA 1 Io sono ancora uno di quelli fortunati che per una breve prende cinque euro e 50, poi per i pezzi un po’ più corposi arriva a prendere 11 euro, il mio massimo è quello. AUTORE Ma ti pagano i contributi? FREELANCE-GIORNALISTA FANTASMA 1 No assolutamente! Tutto a carico mio. SIMONA FOSSATI-RAPPRESENTANTE FREE LANCE FNSI Perché il gioco delle due torri è chiaro, buttare fuori quanto più possibile i contrattualizzati, usare il massimo della flessibilità e i lavoratori autonomi a compensi da fame. Seosi semplicemente dire “ma scusa quando mi pagate sono passati tre mesi”, il giorno dopo non lavori più.AUTORE (VOCE FUORICAMPO) Ed è per questo che non so espongono a viso aperto.GIORNALISTA FANTASMA 2 Io lavoro ma non so neanche quanto verrò pagata perché non mi viene detto prima quale sarà il mio compenso,né so quando sarò pagata. GIORNALISTA FANTASMA 3 Io posso dire che ti chiedono un lavoro in cui ti richiedono quattro o cinque interviste per cui due o tre giorni di lavoro alla fine ti pagano sulle righe pubblicate, pubblicità permettendo, per cui tu calcoli una cifra e ti trovi 50 euro in tasca. GIORNALISTA FANTASMA 4 Guadagno un quinto di quello che guadagnavo cinque anni fa, la mia professionalità è la stessa e la mole di lavoro è identica.
MILENA GABANELLI IN STUDIO Se per dire che si prende poco bisogna mettersi un lenzuolo in testa, siamo veramente messi male! E lavorano tutti in giornali che attingono al denaro pubblico. Uno dice“leggeremo moltissimo”. Allora in Italia sono sei milioni di persone che ogni giorno comprano il giornale, lo stesso numero che c’era nel dopoguerra. Comunque con la nuova finanziaria chi è dentro è dentro, per chi è fuori sarà un po’ più complicato entrare, e il contributo sulla carta è stato abolito… la Francia, che è l’unico paese europeo a dare finanziamenti pubblici sborsa 250milioni ma solo per i giornali di partito e con poca pubblicità. Noi ne tireremo fuori 600. Ma forse c’è una ragione per cui lo stato paga tutti questisoldi, forse per lasciare libere le tv di intascare il 55% della raccolta pubblicitaria, mentre alla stampa va il 33%. Nel resto d’Europa è il contrario.I dati relativi ai contributi pubblici erogati all' editoria sono riportati sul sito del governo a questo indirizzo: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/contributi_editoria_2006/contributi.html
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FONTE:

L'inchiesta di Report sui nullafacenti

Un altro (raro) esempio di giornalismo d'inchiesta sugli argomenti discussi in questo blog.
Si parla di nullafacenti nella pubblica amministrazione e di relative coperture sindacali, e a farlo è la trasmissione televisiva Report (forse l'unica per la quale possa valere la pena di tenere ancora aperta la rai...). Di seguito la trascrizione integrale, tratta dalla pagina web del programma (http://www.report.rai.it/)
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INTOCCABILI
di Sabrina Giannini
andato in n onda domenica 20 maggio 2007 alle 21.30

MILENA GABANELLI IN STUDIO L’inchiesta di questa sera è dedicata a tutti coloro che tengono in piedi il paese per puro senso di responsabilità. Sono quelli che lavorano doppio per tappare i buchi lasciati da chi se la prende comoda.
- SABRINA GIANNINI Lei è uno dei pochi del pubblico impiego che ha perso il posto a causa dell’assenteismo? VITTORIO SGARBI No io non l’ho perso affatto, altra bugia! SABRINA GIANNINI Non lo so se n’è andato lei? VITTORIO SGARBI No, no sono ancora io, sono un funzionario pubblico, ammiratissimo. SABRINA GIANNINI Ma lei non era la sovrintendenza di Venezia. VITTORIO SGARBI Si, sono tutt’ora. Sono stato condannato a 6 mesi che è una condanna visibile. SABRINA GIANNINI Nonostante questo non ha perso il posto? VITTORIO SGARBI No, non dovevo perdere il posto perché non ho fatto niente. È una balla assoluta. Io ho lavorato fuori dell’ufficio, ho pubblicato libri, ho fatto cataloghi. Il problema era un problema… SABRINA GIANNINIMa questa sentenza è arrivato ingiudicato o no? VITTORIO SGARBI E’ arrivato ingiudicato, ma è una sentenza a 6 mesi, per una cosa che non esiste. Tant’è vero che io sono stato promosso, sono diventato sovrintendente. SABRINA GIANNINI Nonostante la condanna? VITTORIO SGARBI Nonostante la condanna. SABRINA GIANNINI Ma quindi non è vera questa cosa che lei avrebbe detto, ammetto di essere stato fisicamente assente, ma sempre intellettualmente presente? VITTORIO SGARBI Si, si certo, verissimo. Certo è cosi’. Per forza se uno studia storia dell’arte deve andare nelle chiese a studiare i quadri non può stare in ufficio per prendere lo stipendio. SABRINA GIANNINIMa è vero che le avevano contestato i certificati medici. Tipo il cimurro,crisi allergico-matrimoniali? VITTORIO SGARBI Si, si tutte balle. Si, si certo. SABRINA GIANNINI Non è vero che li ha presentati? VITTORIO SGARBI Si, si io ho una crisi. Certo che li ho presentati, io ho una crisi allergica al matrimonio, che mi mette in uno stato di malessere assoluto. SABRINA GIANNINI Ma è vero? VITTORIO SGARBI E’ vero, è verissimo! SABRINA GIANNINI Che cosa le succede? VITTORIO SGARBI Appena sento la parola matrimonio, starnutisco. Starnutisco tutta la mattina. Solo all’idea del matrimonio.
SABRINA GIANNINI – Fuori campo Come avrà potuto il medico di Vittorio Sgarbi diagnosticare un’allergia che non esiste? Si poteva essere altrettanto originali senza rischiare condanne…Un medico dell’ospedale Niguarda di Milano per un anno e mezzo si assenta per malattia. Sul certificato redatto da uno psichiatria, tra l’altro dello stesso ospedale, si legge la seguente diagnosi : reazione depressiva breve. Sindrome da disadattamento. Quale riabilitazione suggerisce il collega al collega? L’allontanamento dalla propria città, i viaggi ed i soggiorni in stazioni climatiche. Ma anche lavorare,ovviamente soltanto nello studio privato. Sentendosi preso in giro, da entrambi i lati, l’ospedale denuncia il fatto alla corte dei Conti della Lombardia, che suo malgrado deve archiviare. Perché, è vero, il malato alterna i pazienti dello studio privato alle Maldive, ma a prescrivere tutto ciò è un medico. Per cui: buon viaggio…
- MILENA GABANELLI IN STUDIO E a voi buona sera. Assenteisti, condannati e promossi e godranno anche di una ricca pensione e avranno ragione loro. Questo succede in Italia dove la percentuale di assenteisti nel pubblico è 3 volte più grande rispetto al privato. Complice il certificato medico e un opportunismo cronico, per usare un termine lieve. Abbiamo cominciato a lavorare a questa inchiesta dopo che il giuslavorista Pietro Ichino ha aperto un varco nella piaga dei fannulloni, e rotto un tabù. Adesso dei fannulloni si può parlare. E allora parliamone. La nostra Sabrina Giannini. DAL TG1 DEL 1/06/2003“Oggi sono 988 gli assistenti di volo che non si sono presentati a lavoro, ieri più di 1.100, sono quelli di turno, malati per protesta e con regolare certificato medico. Certificati di medici diversi, di tante città”. SABRINA GIANNINI Queste certificazioni di massa, che sono evidenti, nessun ordine… PIETRO ICHINO - Giuslavorista Non mi risulta che nessun ordine abbia fatto una piega, ne che sia stato adottato il minimo provvedimento, ne che i giudici abbiano incriminato sti medici, perché è concorso in frode. Quindi, il medico commette un reato, non è solo un illecito deontocologico. SABRINA GIANNINI Però voglio dire, a livello normativo, secondo lei, che cosa si può cambiare, perché anche i medici siano responsabili? PIETRO ICHINO - Giuslavorista Non c’è niente da cambiare, c’è solo che la gente che deve faccia il suo dovere. Gli ordini non lo fanno perché sono eletti dai medici. M a questo è lo scandalo degli ordini. Il discorso sugli ordini. Chi glielo fa fare sono eletti dai medici mica dai malati o dal contribuente che paga. SABRINA GIANNINI – Fuori campo Quando nell’agosto dell’anno scorso il professor Ichino, docente di diritto del lavoro, scrive un editoriale sul corriere della sera sui nullafacenti, giungono così tante lettere da rendere necessaria l’apertura di un forum… PIETRO ICHINO Giuslavorista La grande sorpresa è stata tutta questa valanga di interventi, lettere e messaggi che ormai si contano a migliaia e i 4/5 vengono dall’interno dell’amministrazione, cioè dagli impiegati insofferenti di questa situazione. SABRINA GIANNINI – Fuori campo Insofferenti perché devono lavorare al posto dei fannulloni, e prendere a fine mese lo stesso stipendio. Un caso esemplare: un professore di una scuola superiore milanese. SABRINA GIANNINI Ed erano sempre certificati medici? MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. MoreschiSi, sempre certificati medici o di medici di Milano o di medici di un’altra regione, cioè la Sicilia ad essere espliciti. SABRINA GIANNINI Quindi lei ha scritto comunque una lettera all’ordine dei medici da cui proveniva la maggior parte dei certificati di questo signore? CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi Si. SABRINA GIANNINI Che cosa le hanno risposto? CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi Nessuna risposta. SABRINA GIANNININeanche una risposta? CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. MoreschiNo MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi Il tasso di assenza di questo professore è assolutamente fuori dal normale. Cioè si va dal 71,5% del 2002/03, al 60% del 2003/04, al 18,2% dell’anno successivo e l’anno scorso dal 30 al 40% nelle varie classi. Tra l’altro assenze che sono avvenute in periodi critici dell’anno, cioè in concomitanza con dei ponti, per esempio il ponte di Sant’Ambrogio, quindi anticipo dei ponti e anticipo anche delle vacanze di Natale. SABRINA GIANNINI Il posizionamento strategico delle sue malattie. In concomitanza a un impegno importante, come ad esempio i consigli di classe, gli scrutini, il recupero dei debiti formativi. Cioè era assente quando c’era da lavorare di più. CAROLA FELTRINELLI – Dirigente I.T.C. Moreschi Questo è un dato di fatto che io non posso certo negare. E’ vero! MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi E’ chiaro che se uno manca in quei giorni si toglie una parte dell’impegno. SABRINA GIANNINIE lui mancava in quei giorni? MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi E’ si qua è inutile fornire delle statistiche però!! ILARIA RIVABELLA – Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi Non si è mai presentato ai Consigli di classe. SABRINA GIANNINIQuanti ne avete fatti? ILARIA RIVABELLA – Rappresentante genitori I.T.C. Moreschi Due. Ma non è presente neanche agli scrutini. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Così da molti anni. Il professore di economia è sempre stato tollerato dai presidi che hanno preceduto Carola Feltrinelli. Lei nel 2005 richiede una visita ispettiva. L’ispettrice , parla con gli studenti, i genitori, i colleghi e verifica gli atti. Conclude la sua relazione scrivendo che sarebbe opportuno assegnare il professore a un incarico diverso da quello dell’insegnamento e che lo veda impegnato (sempre che di impegno sia capace) in attività che non comportino l’assunzione delle importanti responsabilità connesse con l’esercizio della funzione docente. MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi Io sono sorpreso che da parte delle autorità scolastiche non vengano presi provvedimenti più severi. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Al professore viene data la sanzione di 15 giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Sarà servita la punizione? No perché continua con le assenze. Dalla direzione generale viene inviata una nuova ispezione. E alla fine viene trasferito d’urgenza in questo istituto della periferia milanese. RAGAZZO Abbiamo manifestato per due giorni davanti al provveditorato senza… SABRINA GIANNINI Veramente? RAGAZZO Si, si, siamo stati due giorni la senza una risposta e che comunque loro non potevano far niente perché il Folignani ha avuto dei problemi in quella scuola, quindi l’hanno mandato qua, il Quaggia non essendo di ruolo è dovuto andare per forza in quella scuola. SABRINA GIANNINI Professor Quaggia, buongiorno sono Sabrina Giannini. Posso farle due domande? PROFESSOR QUAGGIA Si. SABRINA GIANNINI – Fuori campo Ecco il professor Quaggia che ha lasciato la cattedra all’assenteista e prendendo il suo posto all’Istituto Moreschi. SABRINA GIANNINI Senta gli studenti che invece lei ha lasciato? PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi E’ stata una situazione molto penosa, l’ultimo giorno non me la sono sentita di affrontarli quando sapevo che ormai avevo in mano la lettera, in cui mi si diceva che dovevo presentarmi a questa nuova scuola il lunedì. Non ho avuto il coraggio di presentarmi, anche perché io non volevo fare il Masaniello della situazione. Sono andato al sindacato, ne ho parlato con il sindacato mi hanno detto che era un provvedimento cautelativo, disciplinare, derivante dal Ministero della pubblica Istruzione e io non ci potevo fare assolutamente niente. Dovevo ubbidire, stare zitto, disciplinato e accettare la situazione. SABRINA GIANNINI Ma Questo in cambio di cosa? PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi In cambio di niente, nel senso che se io non avessi accettato questa situazione,e avessi detto no io la rifiuto, io non facevo altro che stare a casa da febbraio ad agosto. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Così si tratta un docente stimato e lavoratore solo perché è un precario, da 24 anni. Con una laurea in economia, un’abilitazione. Non ci sarà una macchia nel curriculum del docente trasferito, non ci sarà una nota di merito in quella del professor Quaggia. Quanti precari meritevoli potrebbero prendere il posto dei fannulloni? PAOLO QUAGGIA – Docente I.T.C. Moreschi Però oggettivamente adesso chi sta meglio sicuramente è il collega, che ha due terze e due quarte e non ha problemi di quinte. Mentre io mi ritrovo, mio malgrado, senza volerlo in questa situazione. Perché lei può dire quello che vuole però di fatto, il documento finale delle quinte lo devo fare io. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il professor Quaggia sta facendo lezioni di pomeriggio perché si ritrova due classi che devono affrontare la maturità ma sono molto indietro con il programma. L’assenteista, invece, si è ritrovato delle classi che non hanno nemmeno gli esami da sostenere. Quindi è meno impegnato. Cade a fagiolo, visto che fa il commercialista come secondo lavoro. SABRINA GIANNINI Quando avete avuto la classe scoperta? RAGAZZO 1 Lunedì e martedì. SABRINA GIANNINI Per due giorni?RAGAZZO 1Si, ma non è la prima volta che sta assente. SABRINA GIANNINI Non è la prima volta. RAGAZZO 1 No. Già quando il professore Quaggia era stato mandato via, che lui doveva subito prendere servizio, non è venuto per una settimana, poi spesso sta assente. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Tanto ci sono i supplenti. È vero che passano un paio di giorni prima che l’istituto possa trovarne uno. È vero che le classi in quei giorni restano scoperte e non c’è lezione. È anche vero che quei supplenti li paga il contribuente. Non importa al prof. Fogliani neppure che la Corte dei Conti gli abbia contestato un danno all’erario da “disservizio” per 100 mila euro. Torno il 2 maggio. E’ stato assente per malattia per più di due settimane grazie ai ponti del 25 aprile e del primo maggio. È previsto che esca da scuola dopo la terza ora, alle 11. Ma quando entra in segreteria per timbrare probabilmente lo avvisano della mia presenza, oltre il cancello. Lui non esce e torna verso le aule. SABRINA GIANNINI Ho dovuto rincorrerla buongiorno, sono Sabrina Giannini. L’ha avvertita la Preside? PROFESSORE ASSENTEISTA Non rilascio interviste, non rilascio interviste. No. SABRINA GIANNINI Volevo chiederle che cosa ne pensava del suo trasferimento… volevo anche chiederle che tipo di malattia le viene di solito in prossimità dei ponti? PROFESSORE ASSENTEISTA Signora lei mi sta infastidendo. SABRINA GIANNINI Lei sta infastidendo il fisco, l’erario! PROFESSORE ASSENTEISTA Prego può uscire! SABRINA GIANNINI Però non capisco, visto che parlerò del professor Fogliani, perché non vuole parlare? Che male c’è tra l’altro la vedo abbronzata professore! Mi dica solo che malattia le scrive il suo medico nei certificati medici…solo la malattia che le scrive! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Alla fine la colpevole per la preside sono io, perché sono entrata senza autorizzazione. Il professore è meglio proteggerlo, forse nel tentativo di salvare l’immagine della scuola. La nostra Pubblica amministrazione è questa: ossessionata dalla privacy. Dalla trasparenza, mai. MILENA GABANELLI IN STUDIO Sembra che fare due cose insieme e cioè dare la giusta garanzia al dipendente e tutelare l’interesse collettivo, per noi sia impossibile. La legge prevede che l’assenteista possa essere licenziato per scarso rendimento, ma le scappatoie i cavilli e la scarsa volontà di liberarsi delle mele marce, permettono a queste persone di stare al loro posto, con aggravio di lavoro per i colleghi e danno alla formazione degli studenti che saltano le lezioni e hanno pessimi modelli.
- Allora usciamo dal nostro cortile e vediamo come funziona quello che è considerato invece un modello di efficienza e trasparenza. DONNA INGLESE Londra. Sede del General Teaching Council. L’organo inglese che decide le sanzioni disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione dalla categoria. Senza paura di violare la privacy ecco i nomi e cognomi degli insegnanti. E nel dettaglio quali condotte hanno portato alla sanzione. Anche se si tratta del peggiore dei delitti. Il diritto alla privacy viene dopo il diritto della comunità di sapere. Non a caso i primi ad avere le pagelle e i voti non sono gli studenti, bensì gli insegnanti e i presidi. A dare le pagelle è l’Ofted, il temuto organismo governativo che da 15 anni ispeziona le scuole britanniche inserendo poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un obbligo di legge. SABRINA GIANNINI Lei per iscrivere suo figlio ha per caso guardato i rapporti dell’Ofsted? DONNA INGLESE Sì, SABRINA GIANNINI Davvero? DONNA INGLESE Sì l’ho fatto, vai sul loro sito e trovi la scuola, controlli tutti le valutazioni dell’Ofsted …è quello che ho fatto, c’era una scuola più vicina casa nostra abbiamo scelto quella un po’ più lontana perché aveva i giudizi migliori. TIM KEY - Ispettore OFSTED Le nostre valutazioni si basano su una scala di quattro gradini. Il giudizio può andare da eccezionale, a buono a soddisfacente fino a inadeguato. NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy Ci hanno avvertiti il venerdì e sono venuti a scuola il mercoledì quindi cinque giorni prima. Volevo che tutto fosse perfetto quindi mi sono fatta prendere dall’ansia, sono venuta a lavorare nel weekend per essere sicura che le cose fossero tutte al loro posto. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO La scuola superiore alla periferia di Londra dove Naomi Winson insegna è stata catalogata tra quelle eccellenti, gli ispettori hanno osservato i professori mentre insegnavano valutato il loro lavoro attraverso il livello di preparazione degli studenti, spulciato i compiti in classe, verificato se erano al passo con la programmazione nazionale, hanno intervistato allievi e genitori. Cosa sarebbe successo se fosse andata male? TIM KEY - Ispettore OFSTED Non accade spesso, ma nel numero di pochi casi all’anno che potrebbero esser 20 scuole in un sistema dove abbiamo 20 mila scuole. Per questo piccolo numero di scuole dovremmo raccomandare la chiusura di quelle suole. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Va da sé che presidi e professori di quei 20 istituti scolastici si sono dovuti trovare un nuovo impiego… in un'altra scuola. Se sono stati fortunati. In Gran Bretagna il mercato è flessibile e quindi più meritocratico. A differenza dell’Italia i dirigenti scolastici assumono direttamente i docenti. E come li assumono li possono anche licenziare. KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy Sì, selezioniamo il nostro staff, scriviamo un annuncio e lo pubblichiamo nella stampa, quindi aspettiamo di ricevere le candidature. Quando abbiamo la lista facciamo i colloqui e scegliamo. Ogni insegnante ha almeno tre osservazioni ogni anno, possono essere anche di più, anche cinque o sei. NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy Penso proprio che il preside possa anche licenziare ma non è mai capitato quando c’ero io. KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy Qui? in sei anni abbiamo avuto un caso. SABRINA GIANNINI In Italia un dirigente scolastico non può licenziare. KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy Non può farlo? Per noi sarebbe davvero strano perché noi siamo responsabili per la qualità e l’esperienza scolastica degli studenti. Ragazzi so che vi state divertendo molto, adesso dovete salvare l’esercizio! Per piacere! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO È un sistema, quello inglese, dove non vale la pena tenere un docente incapace o fannullone. ci rimettono tutti, il dirigente più degli altri. Ho sentito che un vicepreside si è tolto la vita dopo un’ispezione dell’ Ofsted. KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy Si credo di ricordare il caso, sì mi sembra di ricordare. SABRINA GIANNINI Abbiamo letto che ci sono stati dei suicidi dopo le vostre ispezioni?TIM KEY - Ispettore OFSTED Sono circostanze sicuramente…ma non farò alcun commento su questo.
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Per gli inglesi non esiste mediazione: i diritti del cittadino vengono prima di tutto. E’ un sistema esattamente opposto al nostro, dove invece sembra che tutto sia architettato per e affievolire quindi allontanare le sanzioni. Siccome è per contrasti che ci si studia si può trovare la via di mezzo. C’è una proposta di legge scaturita proprio dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa , sanzioni a chi non fa, mobilità al personale in esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un licenziamento, ma dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%. Secondo la ragioneria dello stato, il comparto con il maggior numero di giornate di assenza per malattia, Il dato è l’ ultimo disponibile, e si riferisce al 2004, è la Presidenza del Consiglio, con una media di 1 mese di malattia all’anno. Con un esempio così pensate un po’ a un vigile.. che sta molto in piedi, sempre nel traffico, è un mestiere usurante e, a Napoli lo è di più: 640 vigili hanno problemi e quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio, secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che costituisce di per sé un disagio. A Napoli. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO A Napoli il mal d’incrocio ha colpito un vigile su quattro. È un’epidemia. Hanno presentato i certificati medici con patologie che non gli consentono di dirigere il traffico, negli incroci. LUIGI MASSA – City manager Comune Napoli Ce n’è un 200 che debbono evitare postura eretta prolungata, di gente che ha problemi a strae in inquinamento acustico o limitata esposizione al rumore ce ne è un’n altro 150 circa. Sono 500 che hanno certificazione medica ma questo non significa che sono inidonei a stare in strada. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Si, stanno in strada ma non nel traffico. Per esempio piantonano l’ingresso del comune. VIGILE URBANO 1 Sì. SABRINA GIANNINI Siete gli inidonei? E come mai lombosciatalgia? Ipoacusia? Sto leggendo quello che dal rapporto è uscito. Bronchiti? Problemi circolatori? VIGILE URBANO 1Si. SABRINA GIANNINI Lei pure? VIGILE URBANO 2No però… SABRINA GIANNINI Perché alcuni vostri colleghi che sono nel traffico dicono che sono un po’ scuse, non è vero? Non è vero che è stata male? Pretesti per non stare nel traffico. VIGILE URBANO 2 Assolutamente no. SABRINA GIANNINI Non è vero? VIGILE URBANO 1 No. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO A febbraio la magistratura ha aperto un fascicolo e sequestrato i 640 certificati sospetti, dopo le ripetute segnalazione del Comandante Schettini il comune ha istituito una commissione interna. Quanto è bastato perché qualcuno guarisse spontaneamente. CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale NapoliIo dico ci sono un certo numero di ammalati, però devo dire da qualche mese a questa parte già si sono verificate delle guarigioni. SABRINA GIANNINI Improvvise? Miracolose? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli Evidentemente, e già molti sono stati sottoposti a visita medica collegiale onde definire la loro situazione, la loro condizione fisica. AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU Hanno certificato che questo personale nella fattispecie non devono avere una posizione prolungata eretta per più di tre ore. Credo che vada da sé che se hanno certificato in tal senso, per le altre tre potrebbero tranquillamente fare servizio di viabilità.CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli E’ stata eccepito che la posizione eretta prolungata, non prolungata possa essre individuata e definita soltanto dall’ammalato, non so se mi spiego. E’ l’ammalato che potrà decidere quando stare alzato e quando stare seduto. Pertanto in queste condizioni non potrebbe neanche effettuare servizio tanto per così dire in automobile, cioè servizio automontato. VIGILE URBANO 2 E’ un lavoro. SABRINA GIANNINI Stare nel traffico è un lavoro? VIGILE URBANO 2 Governare il traffico è un lavoro. SABRINA GIANNINI Infatti siete stati assunti per questo però! VIGILE URBANO 2Certo. SABRINA GIANNINI Se vi togliessero l’indennità, per esempio il disagio. Voi avete l’indennità del disagio? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI Ce l’avete? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI Secondo lei è giusto avere l’indennità di disagio anche se si sta qua davanti al palazzo? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI Anche se non sta nel traffico? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI Quindi è giusto che, stando davanti a un palazzo, a non gestire un traffico caotico, inquinante, è uguale per lei. Stesso disagio? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI Posso chiederle a che sindacato appartiene? VIGILE URBANO 1 No. SABRINA GIANNINI Snavu? VIGILE URBANO 1 Si. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Lo Snavu è il sindacato della categoria che ha molto successo presso i vigili napoletani. Ogni istanza e pretesa viene soddisfatta. AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU Abbiamo il numero maggiore, consistente di iscritti. A ogni qual volta noi interveniamo, interveniamo perché significa che è stato fatto qualcosa in dispregio del contratto nazionale del lavoro. SABRINA GIANNINI Il fatto è che veramente un lavoratore, per essere trasferito deve dare la sua autorizzazione, non è vero? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli Vorrebbero che fosse ma lo escludo, nelle maniera più assoluta perché altrimenti noi avremmo le mani legate, lei prima ha detto le mani legate , non avremmo proprio le mani, è assurdo! SABRINA GIANNINI Il comandante schettini per esigenze di servizio trasferisce un vigile in un settore dove serve e per una sola settimana, lo Snavu cosa fa? Minaccia di rivolgersi alla magistratura. AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU Nel momento in cui i diritti del lavoro non vengono rispettati, noi andiamo alla magistratura conveniente, ma non significa minaccia. CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli E’ chiaro che all’interno del nucleo dell’altro qualche movimento si può fare, e o l’ho fatto. SABRINA GIANNINI Infatti lei ha avuto l’ennesima… CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli…censura. SABRINA GIANNINI Orari massacranti dalle 10 alle 16 e 30 ….massacranti? AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU Lei sa il lavoro che fa la categoria della polizia municipale? Sa che è assimilata a tutti gli effetti quale categoria usurante? SABRINA GIANNINI Come si puo’ rimandare ad un corpo se ad ogni richiesta di lavorare ci sono agitazioni sindacali o in questo caso rivendicazioni sindacali, minacce di cause per demansionamento? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale NapoliFino a qualche momento fa, non ho detto anni fa, le regole non erano proprio ben precisate. SABRINA GIANNINI E quali sono le regole? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli In tutto, le regole della vita, le regole del viver comune le regole del viver civile, le regole della convivenza. SABRINA GIANNINI Le regole non sarebbero che un comandante decide dove destinare i propri uomini? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli Credo proprio di sì. SABRINA GIANNINI Altra lettera e la minaccia di rivolgersi all’autorità giudiziaria se dalle apparecchiature video si controlla anche l’operato del vigile. AGOSTINO ANSELMI – Segretario sindacato SNAVU E’ stato sancito e riconosciuto al livello nazionale che le apparecchiature di videosorveglianza non possono e non devono controllare l’operato del personale. SABRINA GIANNINI Veramente lei non può utilizzare neanche utilizzare questa apparecchiatura per vedere che uno dei suoi vigili non sta facendo il suo lavoro? Lei cosa può fare? CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli Comunque vado avanti come faccio regolarmente, come altre cose, il trasferimento e quant’altro lo faccio, certamente faccio anche questo, certo! Lì dove dovessi avere qualche incidente di percorso e quant’altro si deciderà nelle sedi deputate che poi la sede deputata a questo punto sarebbe sempre, non lo dico lo dicono loro, l’autorità giudiziaria.
PIETRO ICHINO - Giuslavorista I poteri del dirigente pubblico sono di fatto obliterati, il potere disciplinare non viene esercitato, il potere-dovere del controllo dei costi e dei provvedimenti conseguenti che comprendono trasferimento e misure organizzative, e nei casi più gravi anche il licenziamento. E’ una degenerazione ed è una grave violazione di legge. Purtroppo dobbiamo dire che per questo aspetto l’amministrazione pubblica è un’isola molto vasta di illegalità diffusa. MILENA GABANELLI IN STUDIO Il sindacalista dello Snavu che abbiamo visto è stato rinviato a giudizio per interruzione di pubblico servizio, organizzava assemblee, abusando di questo diritto, e la conseguenza era il caos in città. Si è poi scoperto durante le visite che il motivo dell’inidoneità per alcuni vigili era un tappo di cerume. Su 250 visite ordinate dal magistrato, una buona parte non avevano nessuna inidoneità. Ma dov’era il sindaco se per far lavorare i vigili deve intervenire la magistratura? E Adesso andiamo a Taranto in un luogo vietato ai non addetti: cioè all’arsenale militare. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Suona la sirena delle sette e trenta. Entrano nell’arsenale militare di Taranto i circa 2200 dipendenti del ministero della difesa, di questi 1300 sono operai addetti alla manutenzione delle navi. UOMO 1 Io sono intorno ai 1300 lavoratori pubblici che non fanno niente insomma la stragrande maggioranza non fa niente. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO È la denuncia di un operaio di una ditta privata che lavora in appalto all’interno dell’arsenale. Sostiene che i 400 addetti esterni hanno svolto per anni il lavoro al posto dei 1300 interni, gli statali. UOMO 1 Mentre noi siamo un po’ schiacciati da…si lavora, si lavora tanto, anche in condizioni un po’ disumane. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Questo documento mostra l’attività interna dell’arsenale proprio in quell’ area dove gli operai statali dovrebbero fare le manutenzioni. Le numerose auto parcheggiate fuori dalle office fa pensare che siano già tutti al lavoro. Questa è l’officina congegnatori, si dovrebbero fare lavori di meccanica. C’è un operaio fuori. Dentro dovrebbero lavorare 50 addetti, ma non c’è nessuno. I Macchinari sono fermi, in stato di abbandono. Questa è la fonderia, non viene utilizzata da anni. C’è un addetto, e ha le mani in tasca. Questa è l’officina motori: deserta. Anche nell’officina tubisti non c’è nessuno. Questa è la carpenteria. Ancora una volta strutture fatiscenti e costosissimi macchinari inutilizzati… I dipendenti vivono alla luce del sole la loro inoperosa condizione, convinti che nessuno li possa vedere dentro quella città militare protetta dalle mura. UOMO FUORI CAMPO Beh passano il tempo così, andando per l’arsenale, chiacchierando o…almeno in certe ore poi diciamo negli orari pomeridiani vanno anche addirittura a riposarsi, insomma, oppure si fanno la partita a carte, si passa un po’ il tempo. SABRINA GIANNINI Ma loro non si lamentano del fatto che venissero dati i lavori fuori, cioè a gente di fuori i lavori che avrebbero dovuto fare loro? UOMO FUORI CAMPO Beh questo gli ha fatto sempre comodo perché poi la maggior parte di questi adesso hanno la doppia attività di fuori no! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Per esempio un operaio che la mattina anziché stare in arsenale lavora in un negozio di un parente… quando arrivo sta etichettando la merce. SABRINA GIANNINI Cercavo l’uomo che lavora nell’arsenale chi è? UOMO 2Io non lavoro qua. SABRINA GIANNINI No stava lavorando. UOMO 2 No non stavo lavorando! SABRINA GIANNINI No stava lavorando! UOMO 2 No sto dando una mano così se passo.. SABRINA GIANNINIMa è lei o no? UOMO 2No non sono io. SABRINA GIANNINI E’ quello che lavora all’arsenale? UOMO 2 No. SABRINA GIANNININo è lei? UOMO 2 No. SABRINA GIANNINI No perché siccome mi avevano detto che lei esce dall’arsenale quando dovrebbe lavorare… UOMO 2Chi glielo ha detto? SABRINA GIANNININon importa che me lo ha detto, però è vero evidentemente? UOMO 2 No, non è vero. SABRINA GIANNINI Permesso, malattia? UOMO 2No. SABRINA GIANNINI No. UOMO 2L’hanno informata male sa! SABRINA GIANNINI Sì? UOMO 2 Sicuramente, tranquilla. SABRINA GIANNINI Mi sembra che funziona così UOMO 2Io non lo so che cosa dove mira o che cosa vuole mirare… SABRINA GIANNINI No, io voglio capire perché non vi fanno lavorare? UOMO 2Chi non mi fa lavorare? SABRINA GIANNINII vostri capi là, no vi fanno lavorare, perché non vi fa fare i lavori dentro? E’ chiaro che poi uno esce… UOMO NEGOZIO Se lei ha avuto queste notizie, anziché venire lei come giornalista, dentro ci sarà qualcuno addetto ai controlli. UOMO 2 Innanzi tutto non mi faccia veder perché mi precipiti. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Se non lavora all’arsenale perché ha paura che io “lo precipiti…” SABRINA GIANNINI Invece i sindacati che rappresentato i presidenti di base o i sindacati in generale che cosa dicono? UOMO 1Hanno sempre un po’ coperto questa situazione. Però ormai questa rivendicazione per fare in modo che le lavorazioni le facessero loro, non c’è mai stato questo, anzi secondo me era una questione che faceva pure comodo, tanto loro erano degli statali, lo stipendio lo prendevano ugualmente. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Da una parte i dipendenti di piccole aziende private, tutte con meno di 15 operai, quindi con poche garanzie e tutele. Dall’altra gli ipergarantiti, ma capaci anche di slanci di solidarietà verso i meno fortunati. UOMO 1 Dicevano che dovete dire grazie a noi che non lavoriamo perché voi lavorate, perché se lavoriamo noi, voi rimanete senza lavoro, dovete andar via. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Si può capire il tornaconto dei dipendenti statali, perché lavorare stanca,. Si può capire il tornaconto dei sindacati che qui inseguono tessere e il consenso. Non si capisce quale sia il tornaconto del direttore. Che interesse avrebbe l’ ammiraglio a lasciare con le mani in mano i suoi dipendenti e le attrezzature a invecchiare, sprecando denaro pubblico? Un evidente tornaconto l’avrebbero avuto gli imprenditori delle ditte esterne, che grazie a questa situazione si sarebbero presi, per anni, appalti per milioni di euro… UOMO 1 Ci sono 15 gruisti là dentro, che stanno lì senza fare niente, passano l’intera giornata a giocare a carte. Vedi le gru sono quelle, sono le tre altre lì, sono tutte quelle bianche e rosse, uno, due e tre, sono tutte ferme vedi non lavora nessuno. SABRINA GIANNINI E quando c’è da fare un lavoro le usano o no? UOMO 1 No, a parte che non vogliono salire là sopra i gruisti. SABRINA GIANNINI I gruisti che sono dipendenti statali? UOMO 1 I dipendenti statali. Dicono che gli gira la testa, poi non sono a norma… SABRINA GIANNINI E se c’è un lavoro dove serve la gru chi lo fa? UOMO 1Gli autogrù la ditta privata. Ci sono queste autogrù private, dei camion… SABRINA GIANNINI E vengono pagate le ditte per far questo? UOMO 1Adesso le pagheranno in nero mi dicevano, 800 euro. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Come tutte le mattine un auto blu attende il vicedirettore dell’arsenale. Esce da casa. Sale in auto. Svolta l’angolo. E l’arsenale è lì davanti, a duecento metri. Avrebbe fatto prima a piedi. Lo stato al servizio del servitore dello stato. Come da copione.
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Ma il ministero della Difesa lo sa che là dentro 1300 operai sarebbero addetti alla manutenzione delle navi, e i lavori li fanno le ditte esterne? Pare che andasse bene a tutti almeno fino a 18 mesi fa quando un provvedimento di un magistrato ha autorizzato un ispettore del lavoro a effettuare dei controlli. L’area è stata messa sotto sequestro. Il problema degli apparati militari esiste perché esplodono di personale ma sembra che ci sia da fare proprio poco. Per esempio .. i tribunali militari ..sono 9 in tutta Italia. Cosa fanno? 3 udienze al mese. A Padova 2 magistrati militari hanno detto basta, noi vogliamo lavorare! Vivaddio! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Benedetto Roberti è giudice presso il tribunale militare di Padova, Sergio Dini è sostituto procuratore. Hanno deciso di denunciare pubblicamente che nei tribunali militari c’è poco da lavorare, che i costosi edifici sono deserti, le sale di attesa vuote, le udienze rare. In una mattina c’è stata una sola udienza durata poco meno di un’ora, ma se ce ne fosse una al giorno sarebbe già qualcosa invece… SABRINA GIANNINICancelliere oggi basta? CANCELLIERE Sì. SABRINA GIANNINI Tutto qua? Ma la cadenza è questa, una al giorno? CANCELLIERETutto qua, ogni mese abbiamo tre udienze. BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova I dati sono veramente allarmante allarmanti. Qui a Padova al 30 settembre 2006 i processi pendenti erano 18, attualmente oggi sono 10. avanti al tribunale militare di Cagliari al 30 settembre 2006 erano tre. Quindi voglio dire che davanti a se avevano solo tre processi da celebrare. E poi c’è il vuoto. 3068 processi pendenti in tutti i nove tribunali militari. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO3000 processi pendenti distribuiti nei tre tribunali del nord, del sud, uno a Cagliari e due a Roma. Tutti insieme i nove tribunali hanno un quarto del lavoro di un tribunale ordinario di provincia. BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare PadovaPrendiamo per esempio Bassano del Grappa che non è nemmeno capoluogo di provincia, ne ha 13.129 pendenti. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPOLa denuncia fatta in pubblico dai due magistrati non è stata accolta bene dal presidente dell’associazione magistrati militari. Secondo il quale non è vero che si lavora poco. BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militariPerché io le faccio vedere le statistiche. SABRINA GIANNINI Ma io le statistiche le ho qua: Verona, 19 pendenti a inizio anno… BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Le udienze prossime, le udienze fissate già quattro in gennaio, tre in febbraio, sono quattro in marzo, praticamente un’udienza a settimana. SABRINA GIANNINI Un’udienza a settimana? BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Si in tribunale più dibattimentale, più le udienze preliminari che sono anche qui una a settimana. SABRINA GIANNINIE quindi è veramente poco. BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Ma lei non confonda processi con udienza, ci sono udienze… SABRINA GIANNINIPer un tribunale ordinario non esistono. BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militariHa ragione è quello che stiamo sostenendo. SABRINA GIANNINI E nel resto del tempo che cosa fanno i suoi sostituti? BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Qualcuno gioca a tennis qualcuno fa ciclismo, per fare dell’ironia. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Per restare con i piedi per terra invece, 40 magistrati militari su 100 hanno incarichi extra giud iziari. Per esempio c’è chi ha aperto la partita iva, per fare corsi privati grazie ai quali ha intascato 60 mila euro in un anno. Il Consiglio Superiore della magistratura Militare lo ha quindi richiamato perché a tutto c’è un limite. ROBERTO ROSIN – Sostituto procuratore militare Cassazione E questo secondo il consiglio non c’è certo secondo l’accusa perché l’accusa ha chiesto il procedimento, concretizzerebbe un’attività d’impresa che è vietata al singolo magistrato. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Però è stato assolto. Adesso l’esempio può essere seguito da tutti gli altri. Secondo la magistratura militare la libera impresa si fa così, avendo le spalle coperte per di più con i soldi dei contribuenti. SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova Ci sono oltre ai 100 magistrati altri 600 circa soggetti impiegati tra militari e civili e quindi sono anche questi costi notevoli e soprattutto sono costi che non trovano rispondenza in una conduzione. SABRINA GIANNINI Sono molti gli stipendi pagati anche abbastanza salati e persone sottoimpiegate, pagate con le nostre tasche. BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militariA nche con le mie, io sono un contribuente come lei. SABRINA GIANNINI Si però lei in certo senso si paga lo stipendio no…. L’unica cosa che si può fare è smantellare questo fortino di privilegi o di bella vita. BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Esatto. SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova Ci sono molte altre vetture di servizio, telefonini, tutto quello che ruota intorno… SABRINA GIANNINICome se voi foste magistrati ordinari con incarichi in certo senso ordinari e… SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare PadovaDiciamo che come auto di servizio siamo trattati meglio noi ne abbiamo di più noi di auto di servizio. SABRINA GIANNINI Vengono anche distribuiti degli straordinari, possibile? BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Solo il personale amministrativo, civile. SABRINA GIANNINIQuesta cosa è verosimile, cioè nonostante questo poco carico di lavoro al livello amministrativo? BARTOLOMEO COSTANTINI – Presidente associazione magistrati militari Ma pochissima cosa. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Pochissima cosa, 50 mila euro di fronte ai costi dell’intero baraccone, stipendi per i magistrati che scatto dopo scatto arrivano fino a 150 mila euro l’anno a cui si sommano gli stipendi degli amministrativi, i costi per le strutture, tutto per occuparsi il più delle volte di reati bagatellari. SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova Son successi dei casi, non sono neanche così frequenti per cui all’interno della caserma un militare ruba le chiavi della macchina del commilitone, gliele ruba dall’armadietto in camerata. Poi con questa stessa chiave va a rubare la macchina che è parcheggiata fuori dalla caserma, perché i parcheggi sono fuori dalla caserma allora in questo caso si fanno due processi per due furti diversi. Uno è il furto militare della chiave avvenuto in caserma, l’altro è il furto della macchina che chissà perché diventa furto comune e per questo deve procedere l’autorità giudiziaria ordinaria. Due processi il che vuol dire doppie spese per lo stato, che deve impiegare tra i giudici militari un giudice ordinario, un pm militare, un pm ordinario, un cancelliere militare, un cancelliere ordinario ecc… SABRINA GIANNINI Questo è frequente? SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova Continuo no frequente, all’ordine del giorno. Noi lavoriamo con cose pensato in una guerra di trincea s’immagini un po’cosa succede. C’è ancora il reato di duello, c’è il reato di danneggiamento di animali, pensato per i muli che andavano a portare i mortai degli alpini in montagna. Ecco ci sono reati di questo genere. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il ministro Mastella si è accorto che le baionette non ci sono più e ha introdotto nei suoi disegni di legge sulla giustizia anche una riforma per i tribunali militari. Il classico compromesso all’italiana, in Europa siamo gli unici ad avere ancora questi tribunali, la Francia ne ha mantenuto soltanto uno a Parigi, la legge manterrà la metà delle poltrone e delle auto blu, l’latra metà passerà alla magistratura ordinaria.
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Così accontentiamo tutti, quelli che vogliono lavorare vanno al tribunale ordinario, notoriamente intasato, e quelli che “si vive una volta sola” possono continuare a fare un’udienza alla settimana e avere tempo per il secondo lavoro o giocare anche a tennis, a meno che, Il Ministro Mastella non voglia mettere mano alla legge e fare come in Francia: di tribunali militari ne basta uno, visto che la leva obbligatoria peraltro non esiste più. E adesso guardiamo un po’ in casa nostra. Non è facile parlare delle rogne dell’azienda per cui si lavora, e infatti normalmente non si fa. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Già il fatto che si dica: “mamma Rai” la dice lunga. Le mamme non licenziano. VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI Quello che emerge di tutta evidenza è che quando c’è una persona che non lavora è difficilissimo mandarla via, ma sono sicuro che ci sta per arrivare una causa di demansionamento. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Ovvero: il giudice del lavoro sentenzierà che la colpa non è del nullafacente, bensì della RAI che nulla gli ha fatto fare. Appunto, non gli ha dato una mansione. La storia inizia nel 2001. Il dipendente è un laureato, è un quadro e lavora nel settore legale. Tutte le volte che gli vengono assegnate mansioni lui non le esegue. Viene più volte spostato d’ufficio ma... VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI Continua a creare continue difficoltà. Cioè se davvero i suoi responsabili avessero dovuto dare ai loro collaboratori tutte le spiegazioni, le specifiche, le puntualizzazione che chiedeva lui, avrebbero completamente paralizzato la loro attività. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Un continua botta e risposta tra il nullafacente e i suoi diretti superiori. Il nullafacente chiedeva delucidazioni e precisazioni. Mettendo sempre nero su bianco le regioni per le quali non eseguiva il compito… VALERIO FIORESPINO - dirigente RAISiccome è uno avvertito… che sa come funziona il mondo e come funzionano queste cose, metteva sempre e continuamente in mora l’azienda rispetto al fatto che lui non stava lavorando, ma non per colpa sua, ma per colpa di chi non lo metteva in condizioni di poterlo fare. Quindi se uno non gli risponde e-mail su e-mail, lettera su lettera, continuamente non si impegna a dargli sempre incarichi che possano in qualche modo…poi l’azienda si trova in difficoltà nella causa sicura di demansionamento che poi arriva. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Infatti basta che un dirigente si stanchi di rispondere e non gli dia più incarichi, che il nullafacente potrà fare causa e a quel punto il giudice potrebbe dargli ragione. VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI Il ragionamento che potrebbe fare era, va be,ma voi o lo licenziavate o non lo facevate lavorare. Perché la legge questo dice, quindi o continuavate nel contestargli queste cose e lo licenziavate oppure lo facevate lavorare. Lo avete fatto lavorare? No! Ha ragione lui. Vi condanno a reinserirlo in un posto di lavoro equivalente, corrispondente alla sua funzione, alla sua qualifica e magari gli riconosce il risarcimento del danno. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il giudice stabilirà il risarcimento in questo modo: lo stipendio di 2 mila euro al mese? Sei stato senza far niente per un anno?Il risarcimento sarà di 24 mila euro. Se sei un dirigente puoi arrivare a 100, 200,300 mila euro. SABRINA GIANNINI Vorrei sapere se sono frequenti questi casi. Cioè per esempio i dirigenti famosi, quelli che vengono, chiamati, cioè raccomandati politicamente no?E poi via un governo, stanno li magari anni a non far niente, fanno anche loro causa per demansionamento? VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI Beh si, ci sono stati casi, ci sono… SABRINA GIANNINI Si parla di questo cimitero degli elefanti di questi Dirigenti che non farebbero nulla. E’ vero esiste? VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI Certo qualche Dirigente senza incarico c’è, qualche giornalista senza incarico c’è, è legato a dinamiche aziendali che ci sono in tutte le aziende, che sicuramente in Rai assume un significato particolare, perché in Rai si ha più visibilità. Cioè il giornalista che fino a ieri lavorava ed era in video, ed era presente nella sua visibilità, all’improvviso sparisce. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Ci sono dirigenti che rifiutano gli incarichi, anche direttivi, perché non li ritengono qualificanti. e poi fanno causa per demansionamento. Vincendola
MILENA GABANELLI IN STUDIO Noi facciamo servizio pubblico e al pubblico bisogna render conto. Sappiamo che ci sono dirigenti senza incarico e costano molto, ed entrano con la spinta politica. Siccome ogni volta che cambia il governo cambia il film, perché non assumere questi dirigenti a tempo determinato? Sparirebbe l’imbarazzante cimitero degli elefanti, insieme alle milionarie cause per demansionamento. Invece per quel che riguarda gli imboscati purtroppo, più l’azienda è grande e più ce ne sono, hanno mansioni che non svolgono e costringono altri a tirarsi il collo al posto loro. Fra parentesi - è grazie a questa categoria, quella dei responsabili, che non prende un euro in più e spesso nemmeno un grazie, se in Rai si va in onda tutti i giorni, se tutte le mattine la scuola apre, se in ospedale si riesce ad avere un’assistenza degna. Chiusa parentesi. Cosa succede invece quando un funzionario pubblico viene rinviato a giudizio ? Il comune di Taranto è stato spolpato, è fallito. Nell’attesa dei tempi giudiziari dove stanno i responsabili? ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto Ho coniato questa definizione per le vicende del comune di Taranto: la realtà supera l’immaginazione. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Nella sede comunale di via Plinio 23 impiegati lavoravano molto altroché i fannulloni. Per far quadrare i conti facevano straordinari su straordinari finché un bel giorno… TGR PUGLIA“una ventina di arresti a Taranto per gli emolumenti gonfiati a favore dei dipendenti comunali” ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto Peculato, truffa aggravata, associazione a delinquere. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Secondo la procura i dipendenti coinvolti nella vicenda giudiziaria si sarebbero gonfiati illecitamente le buste paga fino a 20,40,100 mila euro al mese, aggiungendo varie voci di straordinario. GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto Avrebbero dovuto avere delle capacità soprannaturali, insomma, per poter far fronte a questa mole di lavoro. Praticamente partecipavano contestualmente sia a progetti sia a commissioni, sia a straordinario. Una giornata avrebbe dovuto essere minimo di 48 ore. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO 48 ore al giorno e per 5 anni, in via Plinio non si usava timbrare il cartellino, i marcatempo sono stati acquistati soltanto dopo lo scandalo. Erano i dirigenti a segnare le ore su un foglio presenza, attestando che i dipendenti partecipavano a commissioni e a progetti obiettivo. GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto Un progetto fatto per la raccolta e la numerazione delle fatture, destinato al comune. Questo è un compito ordinario della direzione risorse finanziarie. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Ma è bastato farlo diventare straordinario e i ragionieri si sono spartiti 26 mila e 500 euro. Progetti obiettivo ne sono stati fatti almeno 122. ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto Per le casse comunali oltre 5 milioni di euro. GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto Lo stipendio base è 1747. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Aggiungendo la parola magica progetto sono comparsi 50 mila euro, in un solo mese. Dal 2001 al 2005 questo dirigente si è guadagnato 600 mila euro grazie ai progetti. Quest’altro 500 mila. Facevano tutti parte della direzione Risorse finanziarie del personale. ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto Loro avevano il rubinetto della spesa, quella direzione ha il rubinetto della spesa, per cui attingevano nei capitoli di bilancio che prevedevano interventi in favore di altri settori delle vita amministrativa. SABRINA GIANNINI Gli altri settori non si sono accorti? ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto Accorti o no nessuno ha protestato. UOMO TARANTO 1Vuole sapere un detto tarantino: “Lontano un palmo da me tutto può succedere” SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Le indagini hanno chiarito che gli assessori non verificavano le determine di spesa firmate dai dirigenti, ma i politici sapevano. Nel corso delle perquisizioni è stato trovato in un cassetto il rapporto del 2001 redatto dagli ispettori del ministero dell’economia dove si segnalavano irregolarità nella gestione delle finanze. Ma per cinque anni e mezzo il sindaco Rossana Di Bello eletta in modo plebiscitario per due tornate elettorali, non ha fatto correttivi. Si è dimessa il giorno dopo aver ricevuto la condanna per la gestione degli appalti dell’inceneritore a febbraio dello scorso anno, lasciando nelle mani del commissario inviato dal governo un comune in bancarotta. TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo Il lunedì cominciare una settimana con quest’incubo dei soldi che mancavano, di questi poveracci che stavano qui senza stipendio, due mesi senza stipendio! Due mesi! E’ troppo! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Taranto da un estremo all’altro. Nel giro di poche settimane i suoi dipendenti comunali sono passati dal record dei più pagati in italia al record dei meno pagati. La grande abbuffata era finita per tutti, anche per gli onesti. I 23 arrestati che si sono mangiati 5 milioni di euro non possono rappresentare gli altri 1300, ma la spartizione pare fosse più allargata e non solo ai piani alti di via Plinio. All’appello mancano infatti almeno 20 forse 30 milioni di euro, elargiti come salario accessorio ma presi illecitamente da altri fondi. GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto Noi praticamente quando le dobbiamo analizzare le prendiamo da giù le portiamo qua, le analizziamo e le riportiamo in archivio. SABRINA GIANNINIIn tutto quante sono le buste paga? GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto85.000. SABRINA GIANNINI Ne guardate una ad una? GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza TarantoCerto. Voce per voce. SABRINA GIANNINIUno dei suoi primi atti è stato quello di bloccare questi di progetti quindi di avere contro quasi tutti i dipendenti. TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo E’ quello che è stato difficile, fermare questo dissanguamento della finanza pubblica attraverso questa diffusione pratica del progetto. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO E adesso che non c’è più trippa per gatti in 100 chiedono di andare in pensione tra questi quattro degli indagati. UOMO GUARDIA DI FINANZA C’è il rischio che lo stato gli debba dare anche una pensione quindi un vitalizio per tutti gli anni a venire basata sull’entità dei compensi accessori che finora hanno percepito. E quindi avendo quegli importi mediamente di 20/30 mila euro al mese, lascio immaginare a tutti l’entità della pensione che questi in linea potenziale potrebbero percepire. SABRINA GIANNINI Il fatto che avessero chiesto la pensione, l’avevano chiesta prima delle indagini? COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo No, no dopo. SABRINA GIANNINI Qui ci hanno provato ad andare in pensione sperando che voi non interveniste no? COSIMA DI STANI – Subcommissario del GovernoPer cui a queste persone è stato consentito di poter andare in pensione ma non è stata versata o quindi non è stata calcolata sulla busta, sul pagamento della pensione la quota riferibile agli stipendi loro. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Riepilogando i 23 contabili vengono arrestati a luglio, quando scadono i termini di custodia cautelare gli indagati riprendono servizio a parte 8 dirigenti. COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo Questi sapevano che il comune stava sull’orlo del dissesto e con tutto ciò hanno continuato a prendere i soldi. UOMO TARANTO 2 Il commissario di cui tutti parlano male almeno ha avuto il coraggio di dire “Non dovete ritornare a lavorare almeno fino a quando ci sto io”. COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo Erano proprio come dire gli ideatori dei progetti obiettivo. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO La subcommissario li ha sospesi lasciandoli vivere con l’assegno familiare di 700 euro al mese. I sospesi hanno fatto ricorso in tribunale per rientrare al lavoro. Uno si è persino lamentato per la mancanza dello stipendio. Il giudice ne respinge il ricorso, gli ha ricordato che aveva guadagnato in due anni 230 mila euro. UOMO TARANTO 2 Com’è possibile che un funzionario di un’amministrazione comunale quindi non è un politico, è una persona che io pago attraverso le mie tasse, si possa prendere tutti questi soldi di superstipendi, va bene, e non viene licenziato nel momento in cui viene…io quando lavoravo all’Ilva, avessi rubato un cacciavite mi avrebbero già licenziato. Mistero perché queste persone.. che cosa bisogna fare la rivoluzione per ottenere ciò che è normale? SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Bisognerebbe cambiare la legge che oggi non consente di licenziare un dipendente pubblico se nei suoi confronti è stato aperto un procedimento giudiziario, si deve aspettare che la lenta macchina della giustizia finisca il suo corso. Per i lavoratori del privato la musica è un’altra. Qui siamo nel tribunale di Milano, è appena terminata l’udienza che vedi imputati alcuni dipendenti delle poste di Peschiera Borgomeo. Aprivano le buste rubando il contenuto sotto gli occhi delle telecamere nascoste. Poste Italiane spa ha potuto recapitare ad ognuno di loro una lettera di licenziamento, non hanno avuto una condanna ma sono stati espulsi lo stesso. All’azienda non conviene compromettere la propria immagine per tutelare venti ladruncoli preferisce rischiare un eventuale risarcimento in caso di loro assoluzione. La pubblica amministrazione che puo’ licenziare soltanto davanti ad una condanna, può però utilizzare la sospensione cautelare, come a Taranto, ma non sembra molto applicata. Perfino nella scuola di fronte ai rinvii a giudizio per reati gravi quando il ministro Fioroni se ne è accorto ha inviato una circolare ai dirigenti rinfrescando loro la memoria. GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione Oggi c’è una norma che sui reati di abusi sessuali, pedofilia e quant’altro c’è la decadenza immediata del servizio come ha richiamato una circolare per far applicare… SABRINA GIANNINI Quindi lei ha chiesto ai dirigenti qualora ci fossero questi casi in sospensione cautelare. COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo Il rientro in servizio è la regola. L’eccezione è appunto la valutazione in termini discrezionali dell’opportunità o meno di far rientrare il dipendente. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Infatti non vi è obbligo ma discrezione nell’allontanare un inquisito e a discrezione si sceglie quasi sempre di lasciarlo sul posto. Basta restare a Taranto per avere un esempio. SABRINA GIANNINI Il peso che un dirigente di una asl che ha più dirigenti inquisiti in assoluto? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Statisticamente non so le altre, però io sono messo bene. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO La tangentopoli della sanità tarantina prende avvio nel 2002, secondo l’accusa le gare di appalto erano sproporzionate rispetto ai servizi forniti alla asl, a volte le forniture erano del tutto inesistenti, quindi le fatture false. I funzionari della asl avrebbero secondo l’accusa il loro tornaconto in tangenti. Direttore da un anno Marco Urago sta cercando di ridimensionare il deficit di 90 milioni di euro, in compenso può vantare un bagno costoso lasciatogli in eredità da uno dei direttori inquisiti. MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Questo è un bagno che è stato oggetto anche in questo caso di interesse da parte della magistratura perché fu un bagno ristrutturato ad un prezzo decisamente elevato. Circa 200 mila euro. E una doccia che non funziona. SABRINA GIANNINI Pure! Perché lei ha detto che almeno la doccia funzioni no! MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Che la doccia funzioni, magari mi posso fare una doccia, stando qui dalla mattina alle otto alla sera tardi, questa cosa poteva capitare e invece no. SABRINA GIANNINI Quanti dirigenti hanno questa pendenza giudiziaria? Più o meno lei lo sa? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Diversi. SABRINA GIANNINI Decine? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Sì. SABRINA GIANNINI Quanti ancora oggi sono ancora qua che lavorano? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Tutti tranne una. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO E’ da pochi giorni rientrata anche lei Antonia Manghisi. E’ l’unica ad aver fatto i 5 anni di sospensione previsti e adesso vuole un risarcimento. Era l’ex direttore amministrativo nel 2002, si fece anche otto mesi di carcere, l’anno successivo gli arresti domiciliari per un’altra vicenda di appalti e tangenti e adesso la rosa dei funzionari inquisiti è al gran completo. SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1 Io pure sono sotto processo sempre per abuso di ufficio, però successivamente. SABRINA GIANNINI Quindi anche lei è un graziato dei provvedimenti disciplinari che non sono arrivati. SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1 No, no non c’era la necessità. SABRINA GIANNINI Beh si dovevano fare. E’ partito un procedimento penale? SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1 E’ partito, è partito il procedimento penale, ma attenzione dipende. Per abuso di ufficio, attenzione! SABRINA GIANNINI Lei è solo per abuso di ufficio? SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1Per abuso di ufficio. SABRINA GIANNINI Può essere veramente soltanto abuso di ufficio? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1 Noooo! SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Oltre al reato di abuso di ufficio, l’ex capo area gestione del patrimonio è imputato per i reati di corruzione e corruzione aggravata. SABRINA GIANNINI Non sarebbe giusto che una persona che è a servizio dello stato no, venga sospesa nel frattempo mentre…. SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1 No perché personalmente, bisogna vedere se le cose stavano esattamente così come sono apparse. SABRINA GIANNINI Nel 2002 queste persone non hanno subito un procedimento di sospensione per esempio. Questo non è attribuibile a lei chiaramente. MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1No. SABRINA GIANNINI A chi è attribuibile? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1Ai direttori generali precedenti. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Perché i dirigenti della pubblica amministrazione sospendono così poco? Diciamo che non gli conviene avere coraggio, se non lo fanno non rischiano niente, tanto la legge dice che è discrezionale. Se invece sospendono ma il dipendente torna perché è stato assolto ed uil suo reato prescritto … SABRINA GIANNINI Si rifà su di lei? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1Assolutamente sì. SABRINA GIANNINI E questo è un rischio del dirigente no? MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1Più che un rischio con l’andamento, con i tempi dell’andamento della magistratura italiana diventa quasi una certezza. SABRINA GIANNINI Ed è ancora in corso il procedimento penale s’? SILVANO BAGLIVO – Dirigente ASL Taranto 1 Sì, questi qua sono cominciati da poco. SABRINA GIANNINI Primo grado non c’è stato? SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Cinque anni ed è appena iniziato il primo grado. Il sogno della prescrizione si sta realizzando. PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Ai pubblici funzionari, è richiesto di avere disciplina d’onore. Allora se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non prendi la prescrizione. Oppure se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non patteggi, non ricorri all’applicazione di pena. Se sei innocente ti difendi e accetti l’esito del giudizio. SABRINA GIANNINI Quindi lei sostiene che ci vorrebbero dei correttivi normativi, affinché il pubblico funzionario se accetta invece la prescrizione… PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Venga colpito disciplinarmente se viene meno il requisito dell’onore che è un bene previsto, anzi imposto dalla Costituzione per chi svolge pubbliche funzioni.
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Quando c’è un procedimento contro un dipendente pubblico l’unico strumento che permette la legge è quello della sospensione cautelare. Cioè tu dirigente se vuoi salvare l’onorabilità della pubblica amministrazione dovresti allontanare il dipendente con un assegno minimo di mantenimento, in attesa di sentenza. Ma la regola invece è quella di lasciarlo al suo posto , anche se ha commesso reati gravi. Una volta condannato invece, immaginiamo, scatterà a il licenziamento…. o no? Parlavamo di dipendenti pubblici rinviati a giudizio. In caso di condanna chi deve licenziare è il dirigente pubblico. Ma lo fa? Per saperlo basta andare a vedere se i condannati sono stati mandati a casa o sono ancora al loro posto. Torniamo a Napoli. LUIGI MASSA – City Manager Napoli Io adesso non ho qui il dato, quindi non posso…però noi licenziamo moltissima gente. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO E’ vero 99 licenziati in 7 anni, tutti con sentenze passato ingiudicato. Quindici di questi però dopo il licenziamento sono tornati a lavorare. Questo vigile è stato arrestato e poi condannato per concussione con sentenza definitiva. Due anni dopo il fattaccio è stato promosso Diligente di primo livello. Una stelletta e un po’ di stipendio in più. SABRINA GIANNINI Chinetti Umberto vi dice qualcosa? UOMO ANONIMO Non lo so! SABRINA GIANNINI Condanna per corruzione? No perché mi hanno detto che c’è un Chinetti Umberto che ha avuto una condanna… UOMO ANONIMO In questo momento, non posso… SABRINA GIANNINI Voglio solo sapere una cosa, non me la prendo con lei. Voglio solo sapere se l’amministrazione lo sa eventualmente, se fosse lei. Anche quando è passato di grado? UOMO ANONIMO Non lo so. SABRINA GIANNINI Non sei imbarazzato a essere stato proprio preso con le mani su una tangente? LUIGI MASSA – City Manager Napoli Se cosi è la verifica. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Questi i fatti. A seguito della condanna, il dirigente del servizio disciplina applica la sanzione del licenziamento. Come previsto il vigile inoltra ricorso al collegio arbritale di disciplina, una sorta di appello. Il collegio era composto da un professionista esterno, due rappresentanti dell’amministrazione, e due rappresentanti dei dipendenti, quindi sindacalisti. La maggioranza decide di annullare il decreto di licenziamento. Dieci giorni di sospensione dal servizio. Suggeriscono al comune di reintegrarlo tra i vigili, sottolineando ovviamente e ovviamente il comune esegue e non lo escluderà da quel concorso per ufficiali che infatti vincerà. Il caso del vigile non è unico. Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Pietro Diodato ha un vero e proprio dossier che fino ad ora ha raccolto 15 casi degni di nota. Truffa, corruzione, spaccio, falso bilancio e per finire un dipendente che ha patteggiato la pena per partecipazione ad associazione camorristica. La motivazione che annulla il licenziamento sostiene che la condanna fosse lacunosa , e poi non si trattava di un affiliato di spicco. Il collegio arbitrale si ergeva al tribunale, e gli abusi erano tali in tutta Italia che nel 2004 è stato soppresso. Scavi di Pompei, un custode mostra a una turista americana, la casa che fu di Cecilio Giocondo. E’ chiusa al pubblico, ma lui con il pretesto di mostrarle bellissimi affreschi che si trovano all’interno, tenta di violentarla. La turista era minorenne. Viene colto in fragranza di reato e patteggia un anno di pena. Licenziato? CUSTODE SCAVI Comunque stava a Sorrento e poi in pensione. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il Consiglio di disciplina del Ministero dei Beni culturali a Roma, lo ha semplicemente trasferito di pochi chilometri. Succede e non di rado. E’ come se spostando la pedina nella grande casa della pubblica amministrazione, si perdessero poi le tracce del singolo caso. Ma i casi cominciano a diventare troppi. A dimostrarlo è una recente relazione della Corte dei Conti, sull’esito dei procedimenti disciplinari collegati a condanne penali. Il quadro è allarmante. Si parla di esagerata clemenza della macchina disciplinare, che il licenziamento senza preavviso applicabile, nei casi di condanne gravi, in molto casi sia stato aggirato o vanificato. E’ difficile da credere ma ci sono docente e bidelli condannati per reati sessuali, anche nei confronti di minori, ancora al loro posto. Dal campione studiato dalla corte dei conti, soltanto in un caso su due c’è stata l’espulsione. Un caso su due? SABRINA GIANNINI Casi gravissimi di reati sessuali su minorenni, hanno paletti di sospensione oscillanti tra 1 e 10 giorni. Quindi qui, sono due i problemi, uno che sono ancora a lavoro e due che le sospensioni sono state ridicole. GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione Guardi da questa parte, la corte dei conti, gli posso fornire pure i dati, ma noi viviamo in uno stato dove anche la corte dei conti, sa che ormai noi abbiamo fatto una norma dio legge che è precisa, come la sentenza…decadono immediatamente e cessano. Se lei legge la mia circolare, ho ribadito che cessano immediatamente. Per cui questo 50% che è in servizio se ha avuto la condanna…
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Questo 50 % di condannati responsabili di reati sessuali nei confronti dei minori devono essere licenziati, speriamo che l’abbiano fatto e che qualcuno controlli, perché fino a poco tempo fa erano ancora al loro posto. Anche chi è stato condannato per aver rubato soldi pubblici, corrotto, chiesto mazzette se la cava quasi sempre con una sospensione di 10 giorni dal lavoro e dalla busta paga. Sarebbe previsto il licenziamento, ma quasi mai nessuno lo applica, per questo nel 2001 è stata fatta una legge apposta che dice: tu dirigente davanti ad una condanna superiore ai 3 anni puoi licenziare in tronco senza aprire nessuna pratica. Ma poi tra patteggiamento e rito abbreviato, ai 3 anni ci si arriva raramente e il condannato resta al suo posto. Per rimediare adesso è stata fatta una modifica alla legge. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il ministro della funzione pubblica Nicolais, ha cosi proposto un disegno di legge per licenziare automaticamente anche chi pur patteggiando prende una pena di due anni. Possiamo festeggiare la fuoriuscita dei corrotti dalla pubblica amministrazione? SABRINA GIANNINI Aver abbassato da due a tre anni comporterà praticamente… PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Effetti ridottissimi. SABRINA GIANNINI Per esempio la corruzione? PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione La corruzione, il minimo in Italia è di due anni. Solo chi chiede il patteggiamento un terzo in meno, o l’abbreviato o un terzo in meno. Se risarcisce il danno un altro terzo in meno, fino a un terzo, comunque concretamente. SABRINA GIANNINI Quindi in che percentuale, poi alla fine, per esempio uno che è accusato di corruzione, può arrivare a prendere più di due anni. PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Il 2%. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Il consigliere Davigo insieme a Grazia Mannozzi ha raccolto ed elaborato i dati dei casellari giudiziari dall’83 al 2002, e come si vede risulta che le condanne per corruzione con pena superiori a tre anni, sono 1,7%. SABRINA GIANNINI Quindi perché li avete lasciati a due anni? LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica La ragione per cui l’abbiamo lasciati è perché non potevamo scendere al di sotto dei due anni altrimenti noi andavamo ad operare , a licenziare persone che avevano commesso reati minimi e non potevamo a questo punto licenziare tutte le persone che hanno commesso reati lievi. PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Sono reati questi che fanno venir meno il rapporto fiduciario, o ti sei rubato i soldi, o li hai rubato all’amministrazione o li hai rubati ai cittadini o ti sei messo d’accordo con i cittadini per danneggiare l’amministrazione. In un caso o nell’altro vai a casa. SABRINA GIANNINI Quindi che cosa si doveva fare, non mettere un limite di due anni? PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di CassazioneNo, la condanna per uno di questi reati comporta …punto. SABRINA GIANNINI Se devi essere severo non farlo per dare un’idea che lo sei ma fallo veramente, se è vero e non punitivo. LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica Molto sinceramente, l’idea non voleva essere così, voleva però che si arrivasse ad un eccesso. Perché se noi veramente vogliamo buttare a mare il bambino con l’acqua sporca, secondo me esageriamo nella pubblica amministrazione. Arrivare ad un eccesso così di licenziabilità per ogni reato di questo genere, per qualunque forma di condanna, secondo me è un po’ troppo severo. PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Perché una corruzione è meno grave se la somma percepita è minore? O vuol dire che il prezzo di quel funzionario è talmente basso che si vende per poco o per nulla? Io non lo so se sia meno grave per esempio, ma uno che si vende per 50 euro che affidabilità può dare alla sua amministrazione? LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica Di questo però ne discuteremo sicuramente al senato a breve perché diciamo che il limite che abbiamo richiesto è di due anni, ma potremmo anche scendere ne potremmo anche discutere su questo. SABRINA GIANNINI Scendere a uno? LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica Scendere ad uno per esempio. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Allora visto che c’è ancora un margine per la modifica è il caso che una legge di questo tipo manterrà le cose come prima, quindi lascerà nel cesto tutte le mele marce. Sarà il caso di controllare come per esempio Francesco De Lorenzo l’ex ministro è tornato a fare il docente di medicina dell’università Federico II di Napoli. SABRINA GIANNINI Ma de Lorenzo non è De Lorenzo…. UOMO 3 De Lorenzo è il famoso De Lorenzo sì. SABRINA GIANNINI Il ministro.. ed insegna qui? UOMO 3 Sì, sì l’ex ministro, lui è sempre stato docente qua da noi. Lui è napoletano quindi è stato sempre…ma anche prima di essere già quand’era consigliere comunale a Napoli poi vabbè man mano Ha fatto carriera politica. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Tra l’altro ha una pena a 5 anni e 4 mesi confermata in cassazione quindi doveva essre licenziato automaticamente, chi non ha provveduto a licenziarlo non è soggetto ad alcuna sanzione. Nicolais propone che in casi del genere il responsabile che non avvii il procedimento di licenziamento debba rispondere per danno all’immagine dell’amministrazione davanti alla Corte dei Conti. Un giro di vite! Ma prima di cantare vittoria. Aspettiamo che la proposta diventi legge. PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Il problema vero è che queste attività non vengono fatte non soltanto per inefficienza, non vengono fatte, mi dispiace doverlo dire, ma anche per la gravissima capacità di ricatto che a volte questi funzionari irretiti da queste vicende hanno. SABRINA GIANNINI Cioè? PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione Vede la corruzione è un reagito diffusivi, nel senso che dove c’è un corrotto prima o poi ce ne saranno altri. I corrotti sono in grado di ricattare i loro complici. Se hanno diviso i soldi con altri funzionari pubblici sono in grado di dire agli altri “guardate che se mi mandate a casa io racconto tutto”. SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Queste immagini sono state riprese da una microcamera nascosta che per ordine del magistrato doveva controllare alcuni funzionari dell’agenzia delle entrate di Milano. Si sa che digitando un solo tasto si possono estinguere sanzioni milionarie favorendo un contribuente in cambio della bustarella. Eccola. Il funzionario ha fatto poi la divisione del bottino 100 mila euro con altri sette colleghi trai quali due dirigenti, tutti arrestati in flagranza di reato e rinviati a giudizio lo scorso febbraio. Quelle microcamere e il monitoraggio di quei funzionari non era casuale. I sospetti erano il frutto di un accurato Audit e Sicurezza delle agenzie delle entrate, il sistema è in grado di monitorare da Roma ogni operazione in tempo reale attraverso la rete, scovando con più facilità i funzionari corrotti. Un servizio di controllo interno così efficiente non esiste in nessun altro comparto della pubblica amministrazione italiana. LUIGI MAGISTRO – Ex direttore Audit e sicurezza Agenzia Entrate Significa 2000 controlli sui vari uffici locali dell’agenzia delle entrate che sono sparse in tutta Italia e li facciamo soprattutto tenendo conto di quelli che sono i principali rischi cerchiamo quindi di agire sui processi a maggior rischio dei criticità di vario genere. Voi non avete nulla in contrario ragazzi ad una ripresa televisiva? RAGAZZI No SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO Luigi Magistro lo avevamo intervistato otto mesi fa, proprio su quel sistema che lui aveva creato dal nulla quattro anni fa. Durante quell’incontro avevamo parlato di un altro caso di corruzione e bustarelle anche questo scoperto grazie al controllo sicurezza interno e alla pronta segnalazione fatta ai magistrati.
- MILENA GABANELLI IN STUDIO Uno cerca, spera di trovare qualcosa che funziona, quando lo trova si accorge che il nostro sistema Audit quello creato da Luigi Magistro, addirittura ce lo invidiano in tutta Europa, e i francesi sono venuti a studiarcelo. Cosa fai con un dirigente così: te lo tieni stretto e lo esponi come un fiore all’occhiello. Invece scopri che è stato spostato, non promosso, perché da direttore è diventato vice, e la motivazione ufficiale, la nota che ci è stata mandata è la seguente: “Nella nostra struttura dopo un periodo di 4 anni trascorsi in una funzione di alta responsabilità è normale il passaggio ad altro incarico”. Come dire Signor Magistro che lei sia bravo o mediocre non importa, da noi dopo 4 anni si cambia. Siccome questo ufficio però non esisteva prima, è una regola nuova? E come mai al Contenzioso, al Contenzioso c’è lo stesso dirigente da dieci anni? Mi piacerebbe chiedere al Signor Visco: ma lei lo sa? Se è no provveda, se invece ne è al corrente dica almeno ai suoi collaboratori di inventare una motivazione più credibile, altrimenti viene il sospetto che chi ha creato un sistema per individuare la corruzione all’interno dell’agenzia delle entrate era da spostare. Punto. Allora però è inutile che stiamo qui a fare tante leggi e riforme.


FONTE:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1072467,00.html