Il Blog delle malefatte sindacali a Malpensa (e non solo)

venerdì 30 aprile 2010

Canaglie atomiche

Mentre in Italia si dedica al (ri)acquisto di parlamentari finiani, quello che ormai sembra proporsi anche come una sorta di Amadinejad italiano ha deciso di legare la sua inarrestabile corsa al nucleare ai rapporti più o meno loschi con i suoi prediletti governi-canaglia, Putin, Gheddafi, e il bielorussio Lukashenko (manca il Vaticano, ma evidentemente quest'ultimo per il momento non coltiva aspirazioni nucleari).
In particolare, con Putin già siamo al solito accordo interpersonale e più o meno "segreto" per la fornitura (oltre che di mignotte e accessori annessi) di "tecnologia". Tecnologia sicura magari "made in Chernobyl", meglio di così...
E - garantisce Berlusconi - poco male se ancora gli italiani non sono d'accordo: attraverso le televisioni preannuncia una "campagna di convincimento", in particolare una campagna di spot sulla tv pubblica. La quale evidentemente non è deputata a fare "informazione" ma "convincimento", per lui che già annuncia una campagna destinata a durare un anno.
Così siamo ridotti, ora siamo pure al totalitarismo atomico in salsa non iraniana ma italiana, con ciò mandando naturalmente (e letteralmente) "a puttane", in poche mosse sempre più dirompenti e decisive tanto quanto sottovalutate dall'opinione pubblica, alleanze storiche con paesi e governi democratici, a cominciare dagli Stati Uniti.
Ma del resto, ormai, nessuna meraviglia. Se si invita Putin (già capo del kgb e attuale autocrate di tutte le russie e modello prediletto per il Nostro) a tenere lezioni a scuole intitolate al "pensiero liberale", suona a questo punto perfino normale pensare (e dichiarare) che le televisioni debbano fare non "informazione" ma "convincimento". E infatti è quello che fanno in Italia più o meno da sempre.
E adesso a quando un bell'accordo per la fornitura privilegiata di tecnologia atomica alla Libia di Gheddafi?