La scelta (premeditata e studiata a tavolino, a partire dal baratto col governo francese per cedere in cambio il ben più prestigioso portafoglio di Commissario alla Giustizia) di piazzare Tajani quale commissario UE ai trasporti sembra proprio che abbia pagato.
A breve sarà ufficializzata la decisione con cui la Commissione – nel dichiarare illegittimo (e ci mancherebbe altro!) il prestito-regalo-ponte (l’ennesimo) erogato nell’estate 2008 dallo stato italiano ad Alitalia – “condanna” la compagnia alla restituzione del maltolto. Ma – si badi bene – non la nuova compagnia (c.d. C.a.i.), erede per tutto quello che fa comodo della precedente, ma quella vecchia rimasta totalmente sul groppone dei contribuenti, ovvero la c.d. bad company: cioè sarà quest’ultima a dover restituire il prestito, ovvero – come per tutto il resto dei debiti Alitalia in essa convogliati – a dover pagare saranno (ancora e mai in maniera definitiva) la collettività e i cittadini contribuenti (oltre che consumatori) italiani.
In pratica, con questa decisione, si dà copertura e sanatoria – sotto l’apparente riconoscimento di principio delle ineccepibili ragioni contrarie alla sua concessione – all’ennesimo aiuto di stato dato all’Alitalia-ora-Cai. Un delitto perfetto, appunto.
E intanto le corporazioni di piloti e assistenti, aizzati dai loro indecenti sindacati corporativi, scatenano impunemente scioperi selvaggi in rivendicazione della totalità dei loro privilegi.
A breve sarà ufficializzata la decisione con cui la Commissione – nel dichiarare illegittimo (e ci mancherebbe altro!) il prestito-regalo-ponte (l’ennesimo) erogato nell’estate 2008 dallo stato italiano ad Alitalia – “condanna” la compagnia alla restituzione del maltolto. Ma – si badi bene – non la nuova compagnia (c.d. C.a.i.), erede per tutto quello che fa comodo della precedente, ma quella vecchia rimasta totalmente sul groppone dei contribuenti, ovvero la c.d. bad company: cioè sarà quest’ultima a dover restituire il prestito, ovvero – come per tutto il resto dei debiti Alitalia in essa convogliati – a dover pagare saranno (ancora e mai in maniera definitiva) la collettività e i cittadini contribuenti (oltre che consumatori) italiani.
In pratica, con questa decisione, si dà copertura e sanatoria – sotto l’apparente riconoscimento di principio delle ineccepibili ragioni contrarie alla sua concessione – all’ennesimo aiuto di stato dato all’Alitalia-ora-Cai. Un delitto perfetto, appunto.
E intanto le corporazioni di piloti e assistenti, aizzati dai loro indecenti sindacati corporativi, scatenano impunemente scioperi selvaggi in rivendicazione della totalità dei loro privilegi.
Ovvero, come prima più di prima. E impunemente daccapo.
Lo sciopero a tradimento è una prepotenza grave: immagino - anzi, so - i disagi che sono stati provocati ai viaggiatori (coincidenze internazionali saltate, viaggi annullati, programmi rovinati, affari perduti). Perché una compagnia salvata sull'orlo del fallimento - anzi già fallita, usando qualsiasi standard internazionale - si comporta così? La risposta è in una massina latina: «Gli dèi fanno impazzire coloro che vogliono distruggere». Ma possiamo anche essere più precisi. Lo sciopero è proclamato da una minoranza, secondo cui il nuovo contratto è peggiore di quello esistente. Probabilmente è vero: ma l'alternativa, dopo aver fatto saltare l'accordo con Air France (roba da matti), è la chiusura. L'intera faccenda è ormai un indegno papocchio. Non c'è NESSUNO - governo, Cai, AirOne, le banche, il personale di terra e di volo - che ce la conti giusta. Per non parlare della politica, che da 15 anni sta banchettando sulla carcassa della compagnia di bandiera. Chiedere ai partiti di salvare Alitalia è come chiedere a Jack lo Squartatore se ha un cerotto (Corriere.it, commenti,12/11/2008)
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6 commenti:
vergognatevi
Vogliamo parlare delle impudiche rivendicazioni di mantenimento di privilegi vergognosi, quali x es. (fonte "Il Riformista"):
mezzo di servizio con autista per tragitto da e per casa al posto di lavoro, andata e ritorno, per ogni volo;
permanenza in alberghi 4-5 stelle scelti in una lista la cui predisposizione e aggiornamento spetta - per contratto - ai sindacati (con quali criteri e convenienze e costi si può immaginare)
biglietti gratis o a costo 10% per sé, familiari etc...
VERGOGNA!!!
Scrivo questo commento dal portatile mentre cerco di ingannare l'attesa interminabile per poter almeno sapere su quale volo per milano potrò essere imbarcato, tra cancellazioni e annullamenti a raffica. E' una vergogna intollerabile, bisogna farla finita di buttare soldi per perpetuare i privilegi di questi cialtroni, mentre il paese e le sue finanze e la sua economia sono allo sfascio. Altro che italianità, noi italiani ne abbiamo i nostri coglioni italiani pieni !!!!!!!!!!!!!!
Volate tutti ryanair e easyjet !!!!!!!!!!!!!!
Altro che lo slogan lanciato dal nano impazzito e dai suoi amici
...ac-cordati coi soldi nostri.
Il mio slogan è:
CHI AMA L'ITALIA ODIA ALITALIA !!!
Concordo. Potrei dire:
CHI AMA L'TALIA BOICOTTA L'ALITALIA!
volate low cost (finché ce lo consentiranno) o prendete il treno
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